Al “Via del Mare” per sfatare il tabù in terra salentina e per chiudere al meglio il 2015. Lecce-Benevento è il match di cartello della 16^ giornata con in palio tre punti che valgono oro in una gara determinante per entrambe che vogliono restare col fiato sul collo delle primissime in classifica e rispondere alla vittoria di ieri del Foggia, in attesa della gara di domani della Casertana nel difficile impegno contro il Messina. La squadra di Braglia è scesa in campo anche mercoledì per gli Ottavi di Coppa Italia di Lega Pro persi contro l’Akragas e reduci in campionato dal pareggio di Pagani. Qualche critica di troppo nell’ambiente che non è andata giù a Piero Braglia che ha tuonato: “Basta mugugni”. Per il Benevento il tecnico toscano ha preparato una lieve variazione al 3-4-3 con la novità di Vecsei dal primo minuto al posto di Curiale, ancora a fasi alterne in questo torneo.
In casa Benevento, invece, Auteri ha recuperato in extremis l’ex di turno, Fabrizio Melara, che parte dal primo minuto, sulla corsia opposta rientra Mazzarani. Tridente confermatissimo, mentre a centrocampo spetta a Cruciani imbastire la manovra, data l’assenza forzata per squalifica di De Falco. In difesa rientra Mattera, ma a sorpresa ad accomodarsi in panchina è Emanuele Padella.
Le due squadre lottano su ogni pallone, ma ad una manciata di minuti la prima palla gol è dei padroni di casa: Lepore crossa in mezzo, Moscardelli lasciato solo prova a girare al volo ma cicca clamorosamente la sfera. La risposta degli stregoni arriva all’ottavo con Cruciani che da fuori prova il destro al volo, una parabola insidiosissima che Perucchini sfiora con i guantoni quel tanto che basta per far terminare la sfera sulla traversa. Ritmi altissimi, ma il gioco è frastagliato da tanti calci di punizione. Si lotta soprattutto a centrocampo, il Benevento ha una maggiore percentuale di possesso anche se il Lecce prova a sfondare per vie laterali. Al 12′ Melara lavora palla sulla destra e mette sul primo palo per Marotta che taglia e prova a girare di testa, ma la sfera termina sull’esterno rete. Al 28′ Surraco tenta un destro improbabile da calcio di punizione dalla lunghissima distanza, la conclusione però diventa insidiosa con la deviazione di schiena di Salvi, ma Gori è attento. Il gol del Benevento arriva al 32′: lunga rimessa laterale di Melara con una gittata di 30-40 metri, Freddi buca l’intervento e spiana la strada per Marotta che al lato corto destro dell’area serve su un piatto d’argento il gol a Ciciretti che di piatto supera Perucchini. Esplodono i 126 tifosi sanniti per il gol del vantaggio. La ripresa termina con il vantaggio degli ospiti, piovono fischi dal pubblico del “Via del Mare” per un Lecce intenso, ma inconcludente in avanti.
L’inizio del secondo tempo è da horror per il Benevento. Braglia boccia Vecsei ed inserisce Curiale nella ripresa che spacca la gara. L’ex Frosinone spacca letteralmente la gara e dopo pochissimi minuti sigla il pareggio: Legittimo sradica la sfera dai piedi di Melara, probabilmente con un fallo e serve la punta che penetra in area, salta netto Pezzi ed infila Gori. La squadra di Auteri accusa il colpo e al 66′ va sotto: ancora Legittimo nelle vesti di assist-man, cross dalla trequarti, Curiale si coordina e gira al volo di destro un pallone imprendibile per Gori. Gli ospiti rischiano di capitolare pochi minuti più tardi con Surraco che offre la specialità della casa: destro dai 23 metri che fa la barba al palo. La risposta della Strega arriva con Mazzeo che solo in area si fa prima ribattere la conclusione da Freddi che, poi, è provvidenziale a deviare la seconda ribattuta dell’attaccante salernitano. Benevento tutto in attacco, sugli sviluppi di un corner Perucchini salva miracolosamente sulla conclusione di Mattera che era andato a colpo sicuro. Quello che poi accade all’88’ ha dell’incredibile: Ciciretti dai 22 metri disegna una punizione fantastica che si infila sotto al sette, ma il secondo assistente alza clamorosamente la bandierina e fa annullare la rete. Il calcio di punizione sarebbe dovuto essere di seconda, ma probabilmente non era stato segnalato. Tante proteste, ma il gol non viene convalidato. Ciciretti deve ripetere il calcio di punizione, ma stavolta conclude alto. Una terna arbitrale che ha influenzato incredibilmente il match. Irregolare il primo gol del Lecce, perché viziato da un fallo su Melara, decisione inspiegabile su Ciciretti in occasione del calcio di punizione.
Al Lecce lo scontro diretto, il Benevento interrompe la serie di 6 risultati utili e perde il terzo posto.
Lecce (3-4-3): Perucchini; Abruzzese, Cosenza, Freddi; Legittimo, Salvi, Papini, Lepore; Vecsei (46′ Curiale), Moscardelli (81′ Doumbia), Surraco (74′ De Feudis); A disposizione: Bleve, Lo Bue, Liviero, Pessina, Carrozza, Camisa, Suciu, Diop, Gigli; Allenatore: Braglia;
Benevento (3-4-3): Gori; Mattera, Lucioni, Pezzi; Mazzarani (89′ Troiani), Cruciani (70′ Marano), Del Pinto, Melara; Mazzeo (81′ Di Molfetta), Marotta, Ciciretti; A disposizione: Piscitelli, Bonifazi, Padella, Mucciante Allenatore: Auteri;
Arbitro: Sig. Emanuele Mancini di Fermo (Claudio Pellegrini di Roma 2 – Davide Argentieri di Viterbo)
Marcatori: 32′ Ciciretti; 47′ Curiale; 67′ Curiale;
Ammoniti: 28′ Cruciani (B); 49′ Ciciretti (B);
Recupero: 1′ pt; 5′ st;
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