Come noto, la Corte Federale d’Appello ha respinto il ricorso del Benevento Calcio per la penalizzazione di un punto in classifica per inadempienze Co.Vi.So.C. La società non si arrende nel bel mezzo di una battaglia legale che arriverà sino al terzo grado di giudizio diretta dall’avvocato Cesare Di Cintio.
Il club sannita lo scorso 30 giugno ha provveduto alla presentazione della domanda di iscrizione al campionato di Lega Pro 2015/2016 con relativo deposito di assegni circolari per una valore complessivo di 400 mila euro, cifra esattamente equivalente all’ammontare della fideiussione , considerata l’impossibilità di depositare la stessa a sole 48 ore dal passaggio di proprietà. La strategia di difesa per la sanzione, inizialmente, si basava su tre punti chiave: filtraggio del documento, sistema delle fideiussioni e determinazione di casistica straordinaria (clicca qui).
La Procura Federale ha battuto sulla mancanza materiale della fideiussione entro i termini previsti e, quindi, il Benevento dovrà batter forte sulle circostanze che ne hanno impedito il deposito. Al di là, però, della validità del sistema delle fideiussioni e del caso straordinario del Benevento, il problema sottile si sposta un attimo prima. Il nodo fondamentale, infatti, non sarebbe quello legato al mancato deposito della fideiussione, bensì al fatto che il la Lega avrebbe impedito il deposito di documenti, esercitando di fatto un giudizio sulla modalità di garanzia che, invece, sarebbe spettato prima alla Co.Vi.So.C e, successivamente, al Consiglio Federale. Il caso del Benevento Calcio, pertanto, diventa interessante in questo punto non solo per la straordinarietà dell’occasione, ma perché rischia di diventare un precedente. Infatti, con l’eventuale conferma della sanzione al club sannita sulla base di questa strategia di difesa, si rischierebbe di legittimare un potere ad un funzionario di Lega, non previsto dalle norme, che invece è collegiale (spettando alla Co.Vi.So.C ed al Consiglio Federale).
Ora il Benevento avrà 30 giorni per presentar ricorso all’ultimo grado di giudizio, ovvero quello del Collegio di Garanzia del CONI: “Il caso non è dei più semplici – ha commentato l’avvocato Cesare Di Cintio – perché gli organi di giustizia sono particolarmente severi sulle violazioni amministrative. Il caso del Benevento, però, è un caso particolare e merita attenzione. Siamo fiduciosi che possano arrivare le nostre istanze al Collegio di Garanzia del CONI. Più che ottimismo, direi che c’è serenità perché non mi piace assumere un incarico se non penso di poterlo portare a termine positivamente”.
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