Da panni di allenatore cerca di trasformare delle idee sul campo, svestiti i panni di allenatore Gaetano Auteri semina idee, discute di calcio ed è aperto al confronto, lo fa alzandosi dalla sedia, a microfoni spenti, proprio come tanti appassionati al bar che discutono del tema più gettonato davanti ad una birra. Manca il bancone, più che le bionde, c’è qualche bottiglia d’acqua ma l’atmosfera è più o meno la stessa e serve anche a stemperare un po’ il clima formale di conferenza.
Nel suo modo di intendere calcio, sappiamo che Auteri predilige un gioco offensivo, basato sul possesso, baricentro alto e schiacciamento dell’avversario. Nel calcio, però, al gioco bisogna accomunare la concretezza, cosa che al Benevento sta riuscendo meno, ma il tecnico in conferenza per darne una spiegazione ha proposto un parallelo: “L’ultimo esempio è stato Napoli-Inter, con una squadra che ha dominato sul piano del gioco ma sul piano delle occasioni create c’è stato equilibrio, la differenza l’ha fatta l’individualità capace di concretizzare al meglio quanto creato”.
Il paragone è calzante ed apprezzato, riguardo un argomento ancora di discussione pubblica, proprio quella di Napoli-Inter con le corrispettive tante letture dagli addetti ai lavori, sino ai semplici appassionati. A fine gara Auteri, imbeccato, elogia il Napoli ed il suo gioco fatto di possesso palla e dominio sull’avversario. Tante occasioni da gol create e poi una macchina da gol avanti capace di concretizzarle al massimo: “Il Napoli sul piano dell’organico forse – dice l’allenatore siciliano – avrà qualche cosa in meno delle altre, ma ha un’idea di gioco. Mi sbilancio, quest’anno vincerà il campionato”.
Nella foto Auteri nel siparietto finale con i giornalisti
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