Da un lato il problema attacco, con il terzo peggior reparto del girone, d’altra parte un Benevento solido che concede poco agli avversari con la terza miglior difesa, che ha permesso di fatto di capitalizzare al massimo le poche reti siglate. Soli 8 gol al passivi, di cui tre nella debacle di Melfi che fa un po’ storia a sé. Merito di un pacchetto arretrato con i proprio limiti, ma gestito ottimamente da un Lucioni stellare con Gori in porta che è tornato a difendere i pali giallorossi nel mese di ottobre.
Ghigo Gori in conferenza questo pomeriggio ha rimarcato quest’aspetto, parlando del suo, ovvero prenderne pochi, anche guardando il campo in profondità sembra strano non riuscire a buttarla dentro: “Stiamo concedendo pochissimo agli avversari, ma ci manca di realizzare quel che creiamo. Raccogliamo poco rispetto a quanto seminato e questo ci fa un po’ di rabbia”.
Ogni volta che parte da Benevento vince un campionato, è successo a Nocera e lo scorso anno a Salerno. Stavolta è ritornato per provarci ancora, alla terza esperienza in giallorosso. Sembra quasi una maledizione, si parte con i favori e con le carte giuste, prima che qualcosa vada storto: “Ogni annata ha una storia a sé, ma è mancato sempre quel qualche cosa che non saprei neanche come definire.
Ci vogliono gli uomini prima dei giocatori e questa è una rosa importante, dedita al lavoro ed al sacrificio. Sinceramente non ci manca nulla per fare bene”.
L’analisi del portiere tarantino sul girone: “Il primo posto della Casertana è sicuramente meritato. Ci sono tante altre squadre in lotta ed è un girone molto complicato. Mi piace come gioca il Foggia, ma poi ci sono altre squadre importanti come Lecce e lo stesso Cosenza che dovremo affrontare sabato. Loro non sono una sorpresa e stanno proseguendo il progetto dello scorso anno con una squadra quadrata e ben assemblata”.
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