Nel pomeriggio di ieri il Benevento Calcio ha dovuto presentarsi presso il Tribunale Nazione Federale, difeso dall’avvocato Cesare Di Cintio, legale esperto di diritto sportivo, per discutere del deferimento giunto per la mancata presentazione entro i termini previsti della fideiussione utile all’iscrizione all’attuale campionato di Lega Pro.
La sentenza ufficiale è attesa per la prossima settimana, ma è probabile che il Benevento Calcio sarà sanzionato con un punto di penalizzazione in classifica in I grado. La società, dunque, si prepara ad un periodo di battaglie legali, poiché il caso del club sannita è abbastanza singolare e non può rientrare nella semplice casistica delle squadre che non hanno presentato fideiussione entro i termini per via delle modalità e delle contingenze di straordinarietà con le quali il club ha dovuto far i conti nel periodo estivo.
Il club sannita, infatti, lo scorso 30 giugno ha provveduto alla presentazione della domanda di iscrizione al campionato di Lega Pro 2015/2016 con relativo deposito di assegni circolari per una valore complessivo di 400 mila euro, cifra esattamente equivalente all’ammontare della fideiussione , considerata l’impossibilità di depositare la stessa a sole 48 ore dal passaggio di proprietà. In quella sede la Lega Pro avrebbe rifiutato di ricevere gli assegni circolari (modalità non prevista), anche se in realtà non spetterebbe al funzionario di Lega giudicare la validità di una garanzia, ma semplicemente girare la richiesta al Consiglio Federale, competente al giudizio. Questo resta il reale nodo da sciogliere, considerando che il club sannita è stato deferito per mancato deposito della garanzia, ma la garanzia stessa non sarebbe pervenuta a causa del veto imposto dalla Lega.
A questo primo punto che è la tesi primaria sulla quale dovrà far leva l’avv. Di Cintio, se ne aggiungono altri che partono dalla generalità della validità della garanzia del “sistema degli assegni circolari” sino ad arrivare alla particolarità del caso del Benevento Calcio.
Il sistema della fideiussione, infatti, è stato oggetto di un contenzioso dell’Antitrust che ha giudicato il sistema di fideiussione un sistema che va a solo vantaggio delle banche ed è pendente una causa dell’Antitrust contro la FIGC. Partendo da questo, l’eventuale tesi di difesa del Benevento metterebbe sul tavolo i precedenti delle iscrizioni di società come il Vicenza allo scorso campionato di Serie B (ammesso d’ufficio), Ascoli (ammesso d’ufficio all’attuale campionato di Serie B), Pro Patria e Messina al campionato di Lega Pro. Tutte queste squadre in allegato alla domanda d’iscrizione al campionato hanno presentato domanda di iscrizione con in allegato assegni circolari, al posto della fideiussione, sotto indicazione della FIGC che ha ritenuto garanzia valida quella degli assegni nel caso di straordinarietà delle società riammesse ai campionati, ammettendo di fatto la validità di tale garanzia. Dunque, il Benevento potrebbe rientrare nella casistica dei “casi straordinari”, considerando che il club in estate è stato nel bel mezzo di un passaggio di proprietà della società e, pertanto, impossibilitato alla presentazione della fideiussione ma, allo stesso tempo, ha presentato una garanzia di solidità economica che, di fatto, è stata ritenuta valevole dalla Federazione stessa dati i precedenti.
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