Melfi-Benevento sarà una di quelle gare dal risultato tutt’altro che scontato. I giallorossi sono reduci dalla carica di adrenalina della vittoria acciuffata al 94′ ad Andria, ma d’altra parte c’è un Melfi ancora imbattuto in casa e che non ha demeritato nell’ultima trasferta, quella di Foggia. Qualche rammarico per i gialloverdi resta per i due punti persi contro la Lupa, come lo stesso vicepresidente esecutivo del club, l’avvocato Francesco Maglione, sottolinea nell’intervista che ha rilasciato ai microfoni di L@b Tv:
“Obiettivamente devo dire che le due sconfitte in trasferta sono giuste, magari a Foggia il pareggio poteva anche starci, ma fare risultato allo “Zaccheria” non è un obbligo per il Melfi. Il grande rammarico è per la partita interna con la Lupa Castelli Romani. Il dispiacere c’è per quei due punti persi in una gara dominata e dove abbiamo pagato caro l’unico errore difensivo. Noi dobbiamo lottare col coltello tra i denti per conquistare la salvezza ed i punti che dobbiamo fare sono quelli contro le dirette concorrenti. Non è un obbligo farli a Caserta o Foggia e, magari, neanche col Benevento”.
Auteri mette in guardia i suoi “non esistono partite facili”, ma non parla dell’avversario, preferisce focalizzarsi sulla propria squadra. Organizzazione in campo e concentrazione nella fase difensiva, sono le chiavi di gioco di un Melfi che dovrà tentare di annullare il frizzante gioco del Benevento:
“Una squadra che deve salvarsi deve coprirsi bene e coprire bene il campo. Ho apprezzato, per esempio, come il Messina ha impostato la partita a Benevento. Al di là dell’ampio turn-over per il quale ha optato Auteri, la squadra ha interpretato la gara dal punto di vista tattico in maniera perfetta. Certamente il Melfi sabato la interpreterà così, è un Davide contro Golia e non possiamo pensare di affrontare gare a viso aperto contro le grandi”.
L’avvocato Francesco Maglione ha lasciato il segno a Benevento, direttore generale nell’anno della promozione dall’allora C2, la prima della gestione Vigorito. Anche Benevento ha lasciato il segno nei ricordi dell’attuale vicepresidente del Melfi, spesso intercettato a seguire le partite della squadra giallorossa. Non ultima, quella del “Degli Ulivi”, dove però l’avvocato sottolinea: “Non ero ad Andria per studiare l’avversario. Per quello ci sono i tecnici”. Infatti, non è cosa così inusuale incrociarlo in occasione delle gare del Benevento, non lo è quest’anno come non lo è stato negli ultimi anni: “Quando posso, seguo il Benevento perché, nonostante sia passato tanto tempo, conservo un ottimo ricordo della mia esperienza giallorossa. Sono rimato legato alla città e ne conservo un ricordo meraviglioso. Lì ho vinto un campionato nel 2008 ed ho contribuito ad allestire la squadra che nel campionato successivo avrebbe meritato la Serie B. Non lo dico io, ma lo hanno dimostrato i fatti che quell’anno doveva essere così”.
Infine, il vicepresidente del club lucano traccia un proprio bilancio del girone:
“Quest’anno vedo nettamente favorito il Benevento: ha l’organico più competitivo, completo e di qualità. In più c’è Auteri che è un valore aggiunto, il Mourinho della Lega Pro. La squadra si è rinforzata rispetto allo scorso anno, con una panchina più lunga ed un De Falco in più. Lo scorso anno hanno dovuto fare a meno del regista anconetano e le alternative Allegretti e D’Agostino non sono bastate. Il regista ex Bari è a tutti gli effetti un nuovo acquisto e sta dimostrando di non aver nulla a che fare con la Lega Pro.
Da punto di vista dell’organico, l’altra squadra che reputo di livello è il Catania, ma partire da -9 è un handicap difficile da colmare per lottare al vertice”.
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