La conferenza stampa di Vincenzo De Luca scatena le inevitabili reazioni delle forze politiche. Da destra a sinistra il Governatore campano sembra essere l’avversario di tutti ma gode del sostegno di quei consiglieri del PD che in barba al divieto del partito hanno inteso partecipare alla conferenza stampa da “uno contro tutti” del Presidente della Regione.
E questo lascia pochi dubbi sulla reale muscolarità di De Luca mostrata al Nazzareno perchè quando parla di “politica politicante” di logiche di potere che travalicano gli interessi del territorio ci sono pochi dubbi che si riferisca anche se non soprattutto a quello che da un pezzo non è più il suo partito.
Dalle destre parole sostanzialmente diverse per tenore e portata. Se Fulvio Martusciello parla di candidatura potente, laddove De Luca dovesse spuntarla, e che il De Luca del 2025 “è sicuramente più conosciuto e gode di una maggioranza composta da consiglieri slegati dai partiti e che rispondono direttamente a lui, cosa che ne rafforza la figura, per Antonio Iannone di FdI, De Luca è in chiara parabola delirante. “Il suo partito lo ha gia’ giubilato, dice Iannone, e resta imbarazzante la sua ostinazione e la sua pertinacia a proseguire a prescindere dal turbine che si sta scatenando attorno a lui”.
A giudizio di Severino Nappi capogruppo della Lega nel Consiglio regionale, il PD deve prendere le distanze ed espellere De Luca dal partito e poi si chiede a nome di chi abbia parlato il presidente se l’ha fatto a nome di tutta la sua coalizione oppure il Pd deve chiarire subito da che parte sta”.