”Infrastrutture e collegamenti per il Sannio sono oggi l’ago della bilancia che separa la prospettiva di sviluppo da quelle di desertificazione. Discuterne è dunque importante, con un approccio serio: dire che qualsiasi collegamento e infrastruttura va bene, “basta che si faccia”, non è ad esempio un approccio serio.
L’asse interquartiere, opera da 30 milioni di euro, è un’opera indispensabile per il Sannio e per la Città di Benevento? E’ lecito esprimere perplessità in tal senso: il progetto è di oltre trent’anni fa, e non è detto che ciò che poteva apparire utile allora lo sarebbe anche oggi.
All’epoca Benevento aveva prospettive di sviluppo anche demografico, ambiva a crescere e perché no, a toccare i centomila abitanti: esistevano presidi ed uffici che oggi non ci sono più, ed era plausibile immaginare un collegamento tra la zona più popolosa della città e quella centrale.
Oggi Benevento ha poco più di cinquantamila abitanti, e non risultano particolari difficoltà di percorrenza tra zona alta e Rione Libertà: ci si arriva in pochi minuti (al netto di cantieri e lavori che appaiono a macchia di leopardo e in maniera estemporanea, ma è un’altra storia). Per giunta, in un’area in cui si è scelto (in maniera sbagliata, ma vale lo stesso inciso di sopra) di concentrare tutti gli uffici, far sorgere un cantiere per lavori da 30 milioni di euro, e dunque si ipotizza piuttosto imponenti, causerà inevitabilmente enormi problemi di traffico e viabilità a cittadini già ora esausti da ciò.
Sarebbe stata utile una riflessione su un miglior utilizzo di fondi importanti, coinvolgendo professionalità, associazioni, categorie, evitando la solita corsa miope ad accaparrare risorse e metter su cantieri, ma non è accaduto, al solito. Cosi in una nota Raffaele De Longis Consigliere Comunale e Provinciale PD.