Non è un momento da incorniciare quello attuale per l’Amministrazione Mastella. Mentre il leader Mastella è costretto a occuparsi della campagna elettorale della moglie, tassello fondamentale per proseguire a rappresentare un peso politico in grado di assicurargli un minimo di longevità politica, tutt’intorno a lui si aprono falle assai preoccupanti di stabilità e di tenuta da parte della sua “allegra brigata” di amministratori e sempiterni “alzatori” di dito a comando.
Malies e delibera Eic stanno creando problemi che è bene non sottovalutare; il primo perchè il rischio è quello di avere combinato un gran pasticcio con le procedure d’appalto. Altrabenevento ha sferrato un attacco micidiale fatto di numeri e riferimenti e la classica e trita minaccia di querela non sembra un deterrente sicuro. Corona paventa la probabile presenza di irregolarità e chiama in causa proprio Iadicicco col verbale numero 7, quello relativo alla seduta di gara del 29 marzo 2024.
“Qui si legge chiaramente: “Si procede alla apertura dei plichi relativi l’offerta tecnica elencandone il contenuto per ogni singolo operatore economico preso in esame”. Perché, invece, Iadicicco scrive che la Commissione ha effettuato “ampie valutazioni ed approfondimenti in più sedute di lavoro”? Se, come scritto in quel verbale, i plichi (digitali) sono stati aperti il 29 marzo, come ha fatto la commissione a valutare in “precedenti sedute” le offerte delle ditte?” Corona incalza. Deve spiegare Iadicicco, quando, dove, con chi e come sono state effettuate le prime valutazioni e le successive correzioni.
E deve anche spiegare perché sono state cambiate le valutazioni che hanno ribaltato l’aggiudicazione dell’appalto.” Tutte domande che per ora non trovano risposte esaustive se non un arroccamento su posizioni di valutazioni soggettive che non debbono essere spiegate “erga omnes” ma appartengono alla mera sfera delle scelte effettuate in ambito squisitamente tecnico.
Posizione opinabile. Sta di fatto che Iadicicco rimane isolato come sempre e scarsamente protetto da una classe politica ai limiti della ignavia che in questa come in altre circostanze, vedi la questione del contenzioso in atto con la Cgil, lascia che a comparire siano i dirigenti che dal canto loro vanno costituendo fronti interni di lotta senza quartiere, bande rivali che si fronteggiano senza controllo nella disarticolazione generale di una classe politica allo sbando.
E che sia allo sbando lo si intuisce dalla incapacità di dare spiegazioni plausibili alla veemente offensiva della minoranza sulla questione del doppio parere dei Revisori dei Conti sulla questione dell’adesione all’Eic Anche qui lo sconcerto evidenziato da Farese e compagni è patente. “Ci troviamo agli atti del Consiglio un parere del Collegio e il giorno del Consiglio stesso uno di tenore completamente opposto in riferimento alla delibera 16”. Farese si riferisce alla delibera di adesione a Sannio Acque. Quindi due pareri, l’uno diametralmente opposto all’altro col secondo non agli atti del Consiglio. Sconcertante.
La maggioranza ha provato a replicare ma è sembrato un aggravamento della situazione di marasma completo. E a mettere la ciliegina sulla torta c’ha pensato il Segretario Generale Feola che in una nota riservata indirizzata proprio al Collegio e per conoscenza al sindaco, punta l’indice proprio sul doppio atteggiamento dei Revisori.
“Nel parere del 4 aprile, scrive Feola, il Collegio esprimeva parere contrario all’approvazione della proposta di deliberazione di Consiglio Comunale e soprattutto sulla scorta del parere espresso da Codesto Collegio, ha rigettato la proposta di deliberazione “Annullamento in autotutela della Delibera di Consiglio Comunale n. 67/2023. Poi nella medesima giornata e, precisamente alle ore 12,21, veniva acquisito al n. 41449 del Protocollo il verbale n. 210, con il quale il Collegio, vista la nota della Giunta Regionale della Campania del 3.4.2024, avente ad oggetto “Attivazione poteri sostitutivi ai sensi dell’art. 14 D.L. 98/2022 n. 115 – affidamento Distretto Idrico Integrato Distrettuale Sannita – adempimenti di competenza”, considerato “che la stessa nota evidenzia che a breve sarà trasmesso all’EIC la bozza di statuto con le modifiche testuali in merito ai rilievi della corte dei Conti Sezione Regionale della Campania e la bozza di accordi parasociali della costituenda società Sannio Acque srl”, invitava l’Ente, in attesa delle modifiche prospettate, a non dar corso al deliberato di cui alla Delibera di Consiglio Comunale n. 67/2023.” E qui Feola ammette che l’assunto della minoranza ha assoluto fondamento e anzi rincara la dose.
“Tale episodio ha ingenerato confusione e alimentato incertezze nei cittadini su un argomento di primaria importanza, quale è sicuramente la gestione dell’acqua, sulla quale il civico consesso aveva appena deliberato, a maggioranza, la convinta conferma della adesione ad una società mista.”
Il clima è confuso, la politica è surrogata dai quadri burocratici e rimedia brutte figure a gogò. La maggioranza,quella si, fa da ventriloquo ai desiderata di un’Amministrazione claudicante imbeccata dai soliti amanuensi interni ed esterni al Palazzo, il sindaco sta in campagna elettorale e anche se non lo fosse appare non sempre compos sui. Non resta che attendere qualche ulteriore taglio di nastro Pics ma pure quelli battono la fiacca.