Dopo molti anni un sindaco di Avellino sale le scale di Palazzo Mosti. Gianluca Festa e Clemente Mastella hanno sancito un piccolo ma significativo patto d’onore a tutela degli interessi delle comunità che rappresentano partendo da un tema che potrebbe sembrare ludico e forse anche imbarazzante come le luminarie di Natale, nel quadro di generale sofferenza in cui cittadini e imprese si trovano a dibattere per via della crisi energetica e il relativo rincaro delle bollette. Festa e Mastella partono però dalla disparità di trattamento sulla questione luminarie finendo per estendere la loro intesa sul più generale quadro di minorità in cui versano le province delle aree interne nei confronti non tanto di Napoli quanto di Salerno, la città del Governatore De Luca. Mastella è ovviamente cauto nell’affondare il colpo. I rapporti con il Presidente della Regione, si sa, non sono più quelli di un tempo ma uno scontro in campo aperto non è nelle sue intenzioni, almeno per il momento. Ragione per cui la sua resta una impostazione volutamente moderata
Il sindaco di Benevento, prudentemente, schiva le logiche domande sui rapporti col suo grande ex alleato chiudendosi nel suo studio con l’omologo irpino.
E tuttavia, l’antideluchismo non è una novità per Gianluca Festa. Il sindaco di Avellino, decariano di ferro, non ha mai avuto feeling con De Luca ma anche lui è estremamente cauto nel non affondare eccessivamente i colpi pur ammettendo di avere tentato di portare su quel terreno Mastella.
La questione delle bollette. Luminarie, certo, ma resta come un monolite il tema della incapacità di molte fasce della popolazione nel fronteggiare l’ondata di incremento delle aliquote.
Segue servizio
