Piano industrale dell’Ato? Se ne parlerà probabilmente in estate. La seduta del CdA prevista ieri e che doveva suggellare l’adozione del piano, con una maggioranza qualificata di 9 membri su 12, è andata deserta e quindi è tutto rinviato al nuovo CdA che verrà fuori dalle elezioni previste per il 16 marzo. A dire la verità quasi nessuno si aspettava un esito diverso, nemmeno il presidente Iacovella e Massimo Romito, il direttore Generale, che ha solo preso atto con un laconico “lo sapevamo” della volontà di non volere adottare sin da subito il piano industriale. E dire che lo stesso Mastella s’era detto favorevole ad una accelerazione delle procedure ma a quanto pare di diverso avviso sono stati i membri del CdA ma più in generale una sostanziale sottovalutazione del ruolo dell’Ato, basti pensare agli accordi tra Provincia di Benevento e Regione Campania e i 30 mln per il cdr di Casalduni, in totale controtendenza con lo spirito del piano industriale dell’Ato. Bisognerà attendere il 16 marzo ma a questo punto lo scetticismo è il solo dato di cui si abbia certezza.
