L’uscita dalla crisi pandemica che ha causato una forte spaccatura nel tessuto sociale ed economico necessita di nuovi stimoli, dove la crescita del Paese passa anche attraverso il lavoro e la parità di genere. “Senza uguaglianza di fatto tra donne e uomini non potrà esserci ripresa economica né sviluppo sostenibile e innovativo”. Di questo ne sono convinte le deputate del Pd Chiara Gribaudo e Valeria Fedeli che hanno promosso la norma sulla parità salariale. La risposta e il via libera definitivo del Senato al Ddl per le pari opportunità tra uomo e donna sul lavoro, non si sono fatte attendere, così la norma sulla parità delle retribuzioni è stata approvata all’unanimità dalla commissione Lavoro di Palazzo Madama, senza modifiche rispetto al testo accolto dall’aula della Camera appena due settimane prima. Si apprestano dunque a entrare in vigore le modifiche al Codice sulle pari opportunità, promosse dalle deputate del Pd Chiara Gribaudo e Valeria Fedeli, con l’intento di contrastare il fenomeno del “gender pay gap”. Le novità principali riguardano le assunzioni, per cui saranno incentivate quelle femminili, sgravi fiscali fino a 50mila euro per le aziende che applicano politiche utili a conciliare tempi di vita e di lavoro delle lavoratrici,in considerazione anche delle esigenze familiari.Tra le novità del Ddl anche l’introduzione di una certificazione biennale obbligatoria con tutte le condizioni contrattuali dei dipendenti, si tratta di un documento che dovrà essere redatto da tutte le aziende con più di 50 dipendenti, e avrà un duplice effetto: premiare le aziende virtuose che si impegnano a ridurre le differenze di genere, e penalizzare mediante una sanzione chi dichiara il falso. Il via libera al Ddl sulla parità salariale, rappresenta quindi un importante passo in avanti per l’Italia che si avvia verso un orientamento che guarda al mondo femminile con più rispetto per i ruoli all’interno delle aziende e nel mondo del lavoro in generale.
