In Campania durante il primo semestre del 2020 gli imballaggi che hanno evitato la discarica, conferiti al sistema Conai in modo differenziato, sono aumentati. Anche nei mesi del lockdown i cittadini della Regione hanno conferito in modo differenziato oltre 201mila tonnellate di rifiuti di imballaggio, una crescita di oltre tre punti percentuali (+3,5%) rispetto alle 194.500 conferite nel primo semestre del 2019.
Questi i dati diffusi dal consorzio in occasione della giornata mondiale del riciclo. Quanto al valore pro-capite, tra gennaio e giugno 2020 i
campani hanno conferito al sistema consortile una media di quasi 36 chili di rifiuti di imballaggio a testa. Un quantitativo che, in un anno, cresce di circa tre punti percentuali: nel corso dei primi sei mesi del 2019 ogni cittadino della Campania aveva conferito una media di circa 34,8 chili.
Nel dettaglio, Conai rileva come nel corso del primo semestre del 2020 ogni abitante della Regione abbia differenziato in media 1,5 chilogrammi di acciaio, 0,1 chili di alluminio, quasi 10 chili di carta, 0,3 di legno, piu’ di 11 chili di plastica e 13 di vetro.
“Nemmeno durante i mesi del primo lockdown si sono interrotti i ritiri dei rifiuti di imballaggio da raccolta urbana – commenta Fabio Costarella, responsabile progetti territoriali speciali Conai – ma, al contrario, possiamo dire che hanno continuato a crescere: un segnale importante, perche’ testimonia anche come la raccolta differenziata sia ormai un’abitudine radicata. Parliamo di un fenomeno chiaramente legato anche all’aumento degli acquisti di prodotti imballati nei comparti dell’alimentare, della farmaceutica e della detergenza. In tutto il Paese, e non solo nella regione Campania, che continua a mettere a segno risultati incoraggianti: penso al caso di BENEVENTO, dove abbiamo gia’ avviato la sperimentazione della tariffa puntuale”.