L’emergenza sanitaria in atto non ferma le attività di Cives, iniziativa di sostegno ad una riflessione ampia su economia, politica e società giunta quest’anno alla sua XIII edizione. Ettore Rossi, promotore “ab urbe condita” di Cives, ha impostato il fil rouge di quest’anno sul tema caro al messasggio del Santo Padre che si sostanzia in una economia fatta di minor profitto e di maggior lavoro e pone l’uomo al centro della scena. Una scelta presaga di quanto sta accadendo nel mondo, per mano di questa calamità che sta costituendo uno spartiacque tra ciò che è stato e ciò che sarà, un autentico salto nel buio che potrebbe aprire a prospettive ancor più problematiche e imprevedibili. E allora è opportuno rivedere tutte le impostazioni perchè il ritorno alla normalità, da tutti atteso, sia invece una palingenesi dei rapporti sociali ed economici e non rappresenti invece una prosecuzione di quelle logiche perverse da lobby finanziarie che, rapaci, attendono di spartirsi il bottino dopo la fine di questa epidemia.
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