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Coronavirus: i parlamentari campani della Lega a sostegno dei pizzaioli della Campania

Coronavirus: i parlamentari campani della Lega a sostegno dei pizzaioli della Campania

1 Aprile 2020 | by Anna Liguori
Coronavirus: i parlamentari campani della Lega a sostegno dei pizzaioli della Campania
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I parlamentari campani della Lega Ugo Grassi, Francesco Urraro, Claudio Barbaro, Gianluca Cantalamessa e Pina Castiello, a sostegno delle  pizzerie della Campania. Il governo viene impegnato con un Ordine del giorno presentato al Senato, ad adottare, nel primo provvedimento utile e con la massima sollecitudine, specifiche misure di sostegno rivolte alle pizzerie e alle imprese parti integranti del settore.

Viene raccolto l’allarme degli imprenditori che, nei giorni scorsi, hanno sollecitato il gruppo parlamentare della Lega.

Secondo l’ultima ricerca (2018) della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (Cna)  su dati di Infocamere e Infoimprese, le aziende che in Italia vendono pizza sono quasi 127mila di cui 76.357 sono esercizi di ristorazione, 40mila ristoranti-pizzerie e circa 36.300 bar-pizzerie; in questo settore sono impiegati a regime 105mila occupati, che raddoppiano nel fine settimana; la produzione giornaliera ammonta a 8 milioni di pizze e il fatturato annuo è di 15 miliardi di euro per un volume d’affari che supera i 30 miliardi.

“L’emergenza epidemiologica da Covid-19 ha investito inevitabilmente anche il settore delle pizzerie – spiegano i parlamentari campani – e,  senza misure specifiche, si rischia di dimezzarne l’entità, il fatturato e il numero di addetti, con l’inevitabile la chiusura di tante attività e l’affossamento di uno dei settori trainanti ed emblematici della cultura e dell’economia italiana ed in particolare napoletana e campana. Alla stregua di altre imprese, le pizzerie affrontano costi fissi e di avviamento (ad es. affitti, utenze, personale, materie prime), sostenere i quali, oggi, per via della riduzione della domanda interna e delle restrizioni attuate dal Governo per il contenimento dell’emergenza epidemiologica, è molto difficile”.

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