“Non permetto a quest’amministrazione del dissesto e dei fallimenti di continuare ad offendere i cittadini con vergognosi manifesti, pagati per giunta con soldi pubblici. E’ in gioco l’onorabilità dei sangiorgesi, continuamente messi alla gogna dal sindaco e dai suoi collaboratori”.
Così Francesca Maio, consigliere comunale d’opposizione a San Giorgio del Sannio, sulla questione rifiuti dopo l’ennesimo ‘manifesto’ a firma Mario Pepe, sindaco, e Pasquale Mauta, assessore.
“Chi ci amministra – prosegue l’esponente pentastellata – non ha la forza o la volontà di far pagare quel 30% dei morosi, cifra da rivedere al ribasso considerato che l’ultima rata scade il prossimo 30 novembre, e pensa bene di offendere una comunità intera, come se i sangiorgesi fossero tutti evasori. Non è così. Non è questa la verità”.
“La verità – prosegue Francesca Maio – è che i mancati pagamenti, evidentemente da stigmatizzare, fanno venire meno quella liquidità che l’amministrazione ha sempre dirottato su altre spese”.
“Se il concetto è che la spesa del servizio corrisponde al centesimo ai ruoli emessi, considerato che una quota di evasione è fisiologica, vuol dire che ogni anno dovremmo accumulare un debito con il fornitore. E quanti altri stipendi dei dipendenti della GPN salterebbero? Invece questo non accade e riusciamo a pagare malgrado gli evasori e i ritardatari. Se ne deduce matematicamente che i ruoli superano il costo reale”.
“A Benevento – ancora la consigliera del Movimento Cinque Stelle – è emerso con chiarezza ma la fanno franca per consuetudine. Che Mauta ci spieghi come vengono contabilizzati gli incassi per annualità precedenti a quella in corso. Che pubblicasse tutte le cifre che dimostrino la fondatezza di quello che sta dichiarando. Non i bilanci previsionali ma i flussi di cassa anno per anno”.
“Quando si parla di rifiuti, a San Giorgio del Sannio, il punto non è il dovere dei contribuenti di essere in regola con il tributo, auspicio scontato e che nessuno ha mai messo in discussione, ma le mancanze del Comune nell’assicurare i servizi pagati con quel tributo”.
“Per essere chiari, – incalza la Maio – la GPN lavora senza contratto e dunque senza un servizio completo da quando si è insediata da agosto 2017, mentre i cittadini pagano un servizio completo e il sindaco e i suoi hanno anche il coraggio di parlare?”
“È arrivato il momento di far intervenire la Corte dei conti – conclude la portavoce M5S al Consiglio Comunale. Questo ennesimo insulto al cittadino che paga dimostra solo che l’amministrazione ha fallito in tutto. Si dimettessero per manifesta incapacità”.