Rientrato nel primo pomeriggio l’allarme per il lavoratore della Samte che stamattina si era cosparso di liquido infiammabile minacciando di darsi fuoco se non gli fossero state corrisposte le spettanze arretrate. L’uomo è stato convinto a desistere dal suo proposito solo dopo l’assicurazione che le tre mensilità gli sarebbero state pagate in tempi brevi. Una mattinata di certo ad alta tensione che si è conclusa in modo positivo. Resta lo stato di profonda frustrazione in cui versano i 41 lavoratori ai quali, fino ad ora, non è stata garantita la soluzione della crisi. Spettanze arretrate e garanzia sui tempi certi di ritorno alle attività dello stir di Casalduni, queste le richieste più pressanti da parte loro e l’impegno a smistare parte dei 41 ad altre strutture, come soluzione tampone, in attesa del ritorno ad uno stato di normalità che tarda ad arrivare. Intanto lunedi prossimo a Napoli riprenderanno i negoziati con l’assessore all’Ambiente della Regione Campania Bonavitacola. Appuntamento al Centro Direzionale a partire dalla 10.