Fabio Concato, Roy Paci, Fabrizio Bosso, Raiz, Danilo Rea, Francesco Cafiso, i Caboose. Sono soltanto alcuni degli straordinari protagonisti dell’edizione 2019 di “Riverberi – Appia in Jazz”, il festival ideato e diretto da Luca Aquino che torna a celebrare i borghi più suggestivi accarezzati dalla “Regina Viarum” nel Sannio e rilancia: più date, più eventi (tutti rigorosamente ad ingresso gratuito), più location e soprattutto più comuni coinvolti nel progetto, che passano a 7 con Apice confermato capofila e le new entry San Nicola Manfredi, San Leucio del Sannio e Forchia. Dal 12 maggio al 9 giugno, sarà un mese intensissimo e denso di appuntamenti distribuiti su complessivi 4 weekend per la rassegna jazz ormai divenuta fiore all’occhiello del territorio sin dal suo esordio nel lontano 2010. “Il tema della nona edizione del festival sarà “La Strada” – spiega il direttore artistico Luca Aquino – al cui cospetto la meta dovrebbe perdere quasi ogni rilievo e il presente assumere carattere del tutto assorbente, divenendo, per certi versi, l’unico scopo profondo, formativo e realmente importante, così come durante un assolo di un jazzista, dove nulla è più importante e reale delle note pensate in quel preciso istante. “Lacio drom”, “Jet lag”, “La stazione fantasma”, “Tandem”, “Autostop”, “A new trip”, “Tartarughe sui pattini”, “Quisisana” e altri saranno i titoli dei concerti di quest’anno, con musicisti e artisti che si spingeranno oltre i vincoli e le barriere, tra differenti generi e linguaggi espressivi”.
Anche quest’anno manifesto e logo del festival sono curati dal maestro Mimmo Paladino, da sempre vicino a Luca Aquino e a “Riverberi”. Invariate anche le finalità della kermesse: una rassegna itinerante sui percorsi dell’Appia Antica, sotto forma di innovativa lettura del territorio, che mira all’attrazione turistica fatta di contenuti peculiari dei luoghi da valorizzare, veicolati con esperienze sensoriali dettate dall’apprezzamento del paesaggio sulle note del jazz, capaci di esaltarne profumi, colori, sapori. L’indagine dei suoni naturali si rivela esplorazione di differenti sonorità acustiche e delle possibilità che esse hanno di espandersi negli spazi naturalistici e architettonici. I luoghi assumeranno grande rilevanza e diverranno parte fondante dei progetti musicali come indagine uditiva dello spazio. “Finalmente entriamo nella fase esecutiva del progetto – spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Apice, Filippo Iebba – grazie al finanziamento ottenuto dalla Regione Campania con i POC 2014-2020 e frutto del protocollo d’intesa tra sette comuni sanniti con Apice capofila. Ringrazio il direttore artistico Luca Aquino, la curatrice del progetto scenografico-storico-artistico Carmen Loiola, i Sindaci, i colleghi e le Amministrazioni Comunali degli altri enti che hanno creduto in questa sinergia. La soddisfazione è tanta e l’attesa cresce. Il primo grande risultato ed orgoglio è stato quello di riuscire a stringere attorno ad un evento di rilevanza totale sette Comuni. I risultati dell’edizione 2018 sono stati sorprendenti. Anche quest’anno l’obiettivo, la mission è mettere al centro dell’attenzione le nostre aree interne attraverso questi eventi e le grandi possibilità che ci dà l’arte della musica e nello specifico quella jazz. La sapiente regia di Luca Aquino sarà in grado di condurci al successo auspicato. Gli artisti scelti con l’ausilio della forza e le potenzialità turistiche del paesaggio e delle location ci condurranno in un viaggio ideale lungo il tracciato dell’Appia Antica. Termine internazionale che sarà legato ancora all’espressione artistica del maestro Mimmo Paladino. Verrà inoltre allestita una mostra itinerante attraverso scatti fotografici dei coni ottici dell’Antica Direttrice Romana. Tasselli che messi insieme garantiranno cultura, arte, intrattenimento, ottima musica e la buona riuscita dell’evento”.