Antivigilia un po agitata per la Lega di Benevento. Il partito guidato da Luca Ricciardi al centro di un vero e proprio attacco portato da coloro che potrebbero essere definiti “leghisti sansepolcristi”, quelli della prima ora, messi a margine dall’avanzata dirompente dell’ex enfant prodige della destra beneventana. E questi mordono il freno e si rivolgono direttamente al coordinatore Cantalamessa denunciando l’operato di Ricciardi come trasformistico ed anche opportunista. I “sansepolcristi” lo accusano di gestione scellerata del partito, di agire manu militari, di lottizzare i vertici del coordinamento con persone tutte di sua conoscenza. Insomma, un j’accuse che racchiude una pesante denuncia di totale assenza di democrazia nel concertare decisioni e scelte. “Tali persone nominate e facenti parte del direttivo non le abbiamo viste nemmeno a Roma durante la manifestazione nazionale del partito il giorno 8 dicembre. Tutto questo segno che tali persone sono state nominate solo per amicizia dal Ricciardi e per tutelare i suoi interessi, ma che non hanno nessun interesse e nessuna militanza al partito”. Le accuse sono pesantissime. Ricciardi è definito non un coordinatore “ma un comandante, che opera come proprietario del partito, che esclude tutti i componenti che da anni sono stati impegnati nell’interesse della Lega Salvini premier e chiunque voglia avvicinarsi al partito. “Questa gestione non rispecchia il tipo di politica che unisce ma che anzi fa allontanare le persone. Noi vogliamo che le scelte delle nostre rappresentanze territoriali siano condivise dal gruppo, fatte con principio di democraticità, di militanza e di competenza, gli incarichi devono essere conquistati con i consensi e non con le nomine calate dall’alto”. In cauda veneneum, l’attacco si fa ancora più diretto e si arriva a minacciare una fronda interna.
“Non abbiamo mai sentito parlare al Ricciardi delle elezioni provinciali di Benevento, dove ad ottobre è stato eletto il presidente ed a gennaio prossimo si eleggerà il consiglio. Momento di competizione elettorale molto interessante seppur con votazione indiretta non da parte dei cittadini, ma importante per scendere in campo con la Lega. Questo suo disinteressamento delle provinciali sono un chiaro segno che a lui di queste elezioni non interessa nulla, e quindi non gli interessa del territorio, ma solo del consenso mediatico nazionale per trovarsi a tempo opportuno candidato. Il coordinatore regionale intervenga subito altrimenti formeremo gruppo autonomo e siamo già pronti a scendere in campo per le prossime elezioni europee a votare sempre e comunque il simbolo Lega Salvini premier ma non il candidato da Voi segnalato, ma far votare altro candidato di fuori regione”.