7 anni di criticità ed emergenze, da Pepe a Mastella nulla è cambiato?”
Così recita lo striscione affisso nella notte dai militanti di CasaPound Italia per protestare contro l’ennesima chiusura del ponte San Nicola a Benevento.
“Questa mattina – si legge in una nota diffusa dal movimento – abbiamo voluto chiedere provocatoriamente più chiarezza da parte dell’amministrazione sul perché il ponte, chiuso e riaperto innumerevoli volte negli ultimi anni, resti ancora inagibile per motivi precauzionali”.
“Le criticità strutturali del ponte – continua la nota – sono note ormai a tutti; già nel 2015 in seguito alla tragica alluvione che ha colpito Benevento e la sua provincia, il ponte che aveva subito danni strutturali fu chiuso al traffico ed i lavori di restauro inseriti dalla precedente amministrazione tra quelli di “somma urgenza”. La fatiscenza della struttura era già stata segnalata mesi prima dai Vigili del Fuoco e dalla Polizia Municipale, segnalazioni però non prese in considerazione da nessuno; e le diverse amministrazioni che si sono susseguite si sono semplicemente limitate ad intervenire sostituendo la pavimentazione dei marciapiedi e migliorando il deflusso delle acque piovane, senza di fatto risolvere il vero problema, quello strutturale, che viene a galla esclusivamente dopo il tragico crollo del ponte Morandi di Genova”.
“È inammissibile – conclude la nota – che le autorità competenti non abbiano voluto guardare in faccia alla realtà per tutto questo tempo mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini; con la protesta di oggi abbiamo voluto sottolineare il disagio creato alla viabilità, ai cittadini e ai commercianti, e soprattutto dare voce ai residenti del quartiere Capodimonte, che con l’ennesima chiusura del ponte San Nicola, restano ancora una volta isolati dal resto della città”.