La corsa solitaria di uno sconosciuto podista lungo la striscia vuota di Ponte San Nicola è l’emblema di questa convulsa vicenda che ha portato il sindaco Mastella ad ordinare la chiusura dell’infrastruttra all’indomani della tragedia di Genova.
Perplime e parecchio tutto il decorso che ha condotto ad una decisione tanto estrema. Perplime la perizia “icto oculi” dell’ingegner Perlingieri e sarebbe utile saperne i contenuti, perplime e moltissimo il fatto che fino ad una settimana fa non era previsto alcun sopralluogo sulla struttura, su cui giacevano in bella evidenza le tracce dei lavori incompleti di messa in sicurezza dei parapetti lato Capodimonte. E tuttavia l’apertura del ponte nel dicembre del 2016 fu tra i primi atti pubblici della nuova giunta comunale; dopo nemmeno due anni il ponte torna a serrarsi a scopo precauzionale prima delle verifiche che si attendono più dettagliate. Mastella tornerà prima dalle ferie e dovrà subito calarsi nella realtà prima di godersi Città Spettacolo. Dovrà comprendere “de visu” la situazione, magari senza la presenza dei networks nazionali che forse questa volta andavano evitati. Così come dovrà stabilire cosa farsene del ponticello ad Epitaffio, altro emblema di questi giorni pontieri. Qui i livelli di guardia appaiono enormemente superati ed anche qui si pone l’interrogativo: perchè intervenire solo adesso.