“È davvero singolare e stupefacente che nel dibattito sull’Atto Aziendale dell’ospedale di Benevento intervengano il Direttore Regionale della Sanità e il Direttore dell’AO Rummo, affermando che la conferma del DEA di II livello “potrebbe essere vanificata dalle polemiche politiche”. Ma se il sindaco e l’Assemblea non hanno valore giuridico, che senso ha fare affermazioni senza capo né coda istituzionale? I direttori facciano i direttori. Insomma, sarebbe colpa nostra se mancano cinque primari, se mancano gli anestesisti, se si fanno pochi interventi chirurgici e se il pronto soccorso somiglia ad una casbah sanitaria? Incredibile. Se, invece, facendo il nostro dovere, respingiamo l’Atto Aziendale, che la stragrande maggioranza della classe politica di Benevento ritiene inadeguato, la parte finale della nota appare una minaccia, se non un ricatto, che respingo con forza. Se qualcuno pensa di farlo ha sbagliato tono, stile e persona. Io difendo la mia gente, cui è giusto assicurare una qualità del servizio ospedaliero, che a Benevento oggi non appare adeguato dal piano proposto. Per me, l’Atto Aziendale è nullo perché non sottoposto preventivamente alla mia attenzione, per quanto dispone la legge, e perché, nel merito, avvalendomi delle mie prerogative, l’ho respinto”.
In merito alla nota della Regione Campania, della direzione aziendale salute e della direzione della ‘azienda ospedaliera Rummo di Benevento, i gruppi di opposizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania stanno predisponendo un’interrogazione urgente per chiedere i motivi del ridimensionamento dell’offerta sanitaria nella provincia di Benevento, ritenendo le scelte sull’azienda ospedaliera Rummo ed il presidio di Sant’Agata dei Goti come la proposta appena sufficiente per i cittadini beneventani”.
Così in una nota i gruppi di opposizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania.
“Nessun ‘risultato straordinario’ quindi, come invece la Regione vuole sbandierare” – continua la nota. “Ancora più grave appare la minaccia fatta della Regione Campania di un ridimensionamento della attività dei presidi beneventani. Addirittura si predisporrebbe l’ipotesi per l’azienda ospedaliera di entrare in un piano sanzionatorio. La causa sarebbe, udite, udite la giusta e legittima critica dei sindaci del Sannio, a partire dal sindaco di Benevento Clemente Mastella, preoccupati per la salute dei loro cittadini. Questa legittima richiesta viene strumentalmente ed inopportunamente definita dai vertici regionali: ‘polemiche politiche'”.
“Ancora una volta, – si legge in conclusione – dalla Regione si evidenzia un totale incapacità ad amministrare la sanità campana caratterizzata più che dall’impegno a risolvere i problemi ad occupare spazi di potere politico e poltrone”