POMPEI – L’Italia il Paese della cultura, della storia e ieri Pompei n’è stata la dimostrazione. La visita del ministro ai Beni culturali Dario Franceschini ha confermato il potenziale di un patrimonio primo nel mondo. Ma l’Italia è anche il paese della burocrazia, caratteristica in grado da bloccare il programma “Attrattori culturali, naturali e turismo” 2014-2020. Ma niente paura la commissaria europea per gli affari regionali Corina Cretu a sorpresa consegna una lettera al ministro che annuncia l’interruzione della revoca di pagamento con un finanziamento di ben 50 milioni di euro.
Franceschini n’è soddisfatto, tanto da aggiungerne “altri 150 milioni risparmiati dal Governo in due anni”.
La commissaria Cretu dice di “essere fiera di Pomepi, un motivo di orgoglio non solo italiano ma europeo”. Ma la lotta è tutta sindacale. Il nocciolo della questione sono gli addetti dell’Ales – società pubblica tutta in house del Mibact – considerati non idonei a svolgere tali mansioni, oltre alla carenza di personale presente per la gestione di un patrimonio inestimabile.
