breaking news

Benevento| Aree di crisi, confronto Sindacati-Confindustria

Benevento| Aree di crisi, confronto Sindacati-Confindustria

27 Settembre 2016 | by Anna Liguori
Benevento| Aree di crisi, confronto Sindacati-Confindustria
Senza categoria
0

Riunione tra sindacati e Confindustria sui temi caldi dell’occupazione in provincia di Benevento. Presso la sede degli industriali il tavolo con CGIL,CISL e UIL e gli industriali per affrontare il tema delle aree di crisi sannite. Galdiero, Bosco e Melchionna da una parte e il presidente degli industriali Mataluni con il ditrettore generale Pezza dall’altro  hanno posto il problema degli ammortizzatori sociali che determineranno, da gennaio 2017, la fine della mobilità e della Cassa integrazione in deroga in base alle recenti novità legislative. Diverse le situazioni di crisi passate in rassegna dalle parti sociali, a partire dalla vicenda di Airola, ma a preoccupare le parti sociali anche la situazione delle aziende colpite dall’alluvione dell’ottobre 2015 e l’importanza di accelerare sui tempi per il ristoro dei danni prima che si concludano i percorsi previsti dagli ammortizzatori sociali.  Appare decisivo intervenire per rilanciare gli investimenti attraverso l’inserimento di alcuni importanti sistemi locali del lavoro di Benevento e della provincia nella mappatura delle aree di crisi non complessa, attualmente in fase di definizione. Per Rosita Galdiero, segretario Confederale della Cgil sannita “se davvero si vuole imprimere una vera e strutturale svolta al mercato del lavoro occorre finanziare con la prossima legge di stabilità un piano straordinario per l’occupazione femminile e giovanile e in particolare sbloccare il turn-over nella Pubblica Amministrazione.  Per Mario Melchionna, Segretario Generale Cisl Irpinia Sannio “in questo momento abbiamo bisogno di stabilità per  far ripartire l’economia.  Abbiamo chiesto alla Giunta Regionale della Campania di creare un coordinamento per lo sviluppo di strategie e strumenti complementari per l’attrazione di investimenti sul nostro territorio. Raccogliere opportunità di investimenti che siano coerenti con le vocazioni produttive e le aree di specializzazione regionali, al fine di costruire un “portafoglio di offerta territoriale”  da promuovere presso gli investitori.  Per la Uil  “purtroppo il Governo limiterà l’intervento sulla Naspi esclusivamente agli stagionali ricorrenti del turismo e delle terme. A questi lavoratori si darà un mese in più di NASPI con annessa contribuzione figurativa. Il finanziamento della misura, limitata al solo anno 2016, è di 135 mln di euro. Abbiamo ribadito, come Uil, l’insufficienza quantitativa e qualitativa del provvedimento, a partire dalla ingiusta esclusione di altri settori interessati al lavoro stagionale e che sarà necessario un ulteriore intervento per rivedere l’intera regolazione sulla Naspi. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *