BENEVENTO – In fermento la vertenza dei lavoratori degli ex Consorzi. Il loro Portavoce, Piero mancini, ha indirizzato una lettera al segretario provinciale della Cgil Rosita Galdiero.
“Dopo sei anni di vertenza, anomala e sofferta, un centinaio di lavoratori sono, loro malgrado, di fronte ad uno snodo fondamentale per il destino delle loro famiglie” questo l’esordio della missiva.
“Lei ha seguito con grande trasporto e parteciazione, fin dall’inizio, questa incredibile vicenda, di questo ne ho contezza diretta, che negli anni, come una telenovela, si è caratterizzata in continui e miseri colpi di scena. Ho tentato, con modeste possibilità e capacità, di darne, con continuità, conoscenza alla pubblica opinione. Per non far calare l’oblio, come tanti avrebbero voluto, sul dramma che ci vede coinvolti. L’ultimo “coup de thatre” ha lasciato esterrefatti tanti lavoratori.
Sembra che qualcuno si diverta a creare, per puro sadismo, sempre nuove grandi difficoltà a persone già moralmente ed economicamente debilitate. La gravità delle decisioni della Regione le ha ben comprese, ne sono sicuro. Come sono sicuro che altri, il cui interesse personale viene sempre prima di tutto, le abbiano comprese molto meno.
Il “ creativo “ provvedimento regionale, che ha lasciato basito e scandalizzato anche l’opinione pubblica più avvertita e presente sul pezzo, è inaccettabile da qualsiasi punto di vista lo si prenda in considerazione. Esso coinvolge quasi tutti i lavoratori. Anche coloro che sono iscritti, o fanno riferimento, al suo sindacato.
Per questo, per meglio tutelare i diritti di tutti è necessario raggiungere, quanto prima, l’unità di tutti i dipendenti degli ex Consorzi. Perchè, è elementare, continuare ad alimentare la divisione porterà alla sconfitta di tutti.
Non solo in questa determinata occasione, ma anche nel prosieguo della vertenza.
Io, De Ianni, Ulano, Signoriello e altri, di cui siamo stati, in qualche modo, riferimento, proprio per questo abbiamo deciso di aderire alla richiesta fatta dalla Uil di partecipare, insieme ai lavoratori iscritti alla loro sigla, alle riunioni da essi organizzate. Per raggiungere una meta superiore abbiamo messo da parte polemiche, incomprensioni e personalismi. Perchè siamo coscienti della delicatezza della fase in cui la vertenza si trova.
Per aver fatto questo impegnativo primo passo, oggi mi sento legittimato a chiederle di favorire un necessario e ulteriore passaggio verso l’unità. Le chiedo di poterla incontrare, insieme a De Ianni, per fare il punto della situazione.
Se ciò non sarà possibile, in subordine, le chiedo di favorire una riunione aperta a tutti i lavoratori. I tempi sono molto stretti. Detta riunione si dovrebbe tenere, ovviamente, in tempi utili per preparaci alla fondamentale scadenza del 22 agosto, quando è stato fissato l’incontro in prefettura. In quella data la non raggiunta unità sarebbe deleteria e letale per tutti.
Pubblicamente ognuno se ne dovrà, poi, assumere la grande responsabilità morale e sociale. Come è ovvio e comprensibile da tutti.
La saluto, con la speranza che prevalga la ragione sulle personali miserie”.