BENEVENTO- Weekend dei grandi nomi in questa campagna elettorale beneventana. I Cinque Stelle dopo Di Maio, propongono Alessandro Di Battista, per la Giornata della Partecipazione. I pentastellati non usano la parola filiera istituzionale per abbinare i big alla rappresentanza locale ma la sostanza non cambia di molto. Cambia che il Movimento è all’opposizione e per la verità non è questione di lana caprina. Tuttavia il ricorso al personaggio pubblico di livello più alto continua ad essere uno strumento di propaganda che rende anche per coloro che non hanno nulla a che spartire con il vecchiume dell’ancient regime. E Di Battista si cala bene nel ruolo dello sponsor. “Abbiamo un candidato che vale”, si riferisce a Marianna Farese, ” ma abbiamo anche Mastella che da quarant’anni calca la scena politica”. Poi sfotte il ceppalonese catalogandolo temporalmente al tempo dei longobardi ma in fondo lo accusa di avere sfasciato il Paese, lui e l’apparato di potere di cui ha fatto parte e di cui è stato autorevole rappresentare. “Io spero che i cittadini vogliano metterci alla prova e diano spazio ad una candidata sindaco eccellente”, dice Di Battista, “poi se votano ancora i soliti noti recitino il mea culpa”. Il Vicepresidente della Seconda Commissione Affari Esteri lancia però segnali chiari alla sua candidata.
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