In Italia nel 2015 si è registrato un inusuale a preoccupante arretramento delle aspettative di vita, che colpisce in particolare le donne campane che, secondo il dossier hanno perso in media quasi 5 mesi di vita. Gli uomini campani, invece, hanno perso “solo” due mesi e mezzo. I maschi campani vivranno in media 78,5 anni e fino a 83,3 anni, le donne
La diminuzione dell’aspettativa di vita che tocca tutta l’italia e non solo la Campania ha pochissimi precedenti nel mondo occidentale e democratico e appare molto preoccupante.
La regione più fortunata è il Trentino Alto Adige con ben 2 anni e mezzo in più di possibilità di vivere più a lungo rispetto alla nostra regione, secondo i dati di Osservasalute 2015, che sono stati presentati all’Università Cattolica di Milano.
Tra le cause ci sono gli stili di vita sbagliati (fumo, l’alcol e la sedentarietà) e la mancata prevenzione. La quota di fumatori in Campania è la più alta d’Italia con il 22,1%. Record anche di persone in sovrappeso: il 41,5% contro il 36,2% nazionale.
La Campania fa registrare anche un calo di fecondità, diminuita tra il 2002 e il 2015 dell’8,2 per cento.
Il rapporto «Osservasalute 2015» presentato all’’Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma, ci consegna una foto con qualche segno positivo ma soprattutto con gravi smagliature dello stato di salute degli italiani. Aprendo le porte a nuovi interrogativi sulle risposte da dare per un welfare futuro sostenibile e il più possibile universalistico.
Si invecchia, ma la speranza di vita per la prima volta l’anno scorso ha fatto segnare un’imprevista battuta d’arresto dopo anni e anni di crescita. Da 80,3 è scesa a 80,1 anni per gli uomini, e da 85 a 84,7 anni per le donne, col sesso maschile che sta recuperando il distacco. Ma attenzione: ogni regioni fa storia a sé, e questa diversità può spiegare tante cose nelle ventuno italiette della salute.In Campania, ad esempio, la regione più giovane, la speranza di vita alla nascita è ai minimi: 78,5 anni per gli uomini e 83,3 per le donne.