Aria cupissima al Pd dove oggi si doveva discutere della lista lealpepista già annunciata da diverso tempo e già all’ordine del giorno del direttivo cittadino ma rimandata sette giorni fa. Riunione rigorosamente a porte chiuse, questa volta non c’è stato margine per la stampa per assistere ai lavori. Cosa ne è emerso? E’ emerso che il coordinamento cittadino democratico ha approvato con un solo astenuto un documento in base al quale si offre alla corrente del sindaco una proposta: una sola lista del Pd che sia rappresentativa delle migliori energie della comunità e che contempli i consiglieri e gli assessori uscenti, iscritti al Partito, candidati nella lista del Partito Democratico. In pratica niente lista civica, né di partito, né di coalizione ma un unico listone che ad una prima analisi resta difficile da far accettare ai lealpepisti. Che si sono presi del tempo per riflettere ma, senza osare fughe in avanti, andranno verso una rottura inevitabile e difficilmente accoglieranno la proposta di Del Basso De Caro. E allora cosa accadrà? Accadrà che ognuno dovrà assumersi una enorme responsabilità. Fausto quella di dover scegliere se restare o meno nel Pd, la maggioranza dem quella di rinunciare ad un serbatoio importante di consensi sia pure ribellandosi ad una ritorsione politica che è nei fatti. L’impressione che se ne trae è che tra i lealisti serpeggi il sospetto della epurazione, dinanzi ad una opzione che reputano inaccettabile. Intanto Marcello Palladino replica così alle domande circa una possibile deflagrazione all’interno del centrosinistra.