Non cè solo l’Amts e le sue traversie a rendere difficile la vita all’Amministrazione comunale di Benevento. C’è anche per esempio la eterna vicenda Ristorò e le novità che gravitano attorno a questa never ending story. L’ultima in ordine cronologico è la presunta presenza di amianto nel tetto dello stabilimento di Ponte Valentino, una ulteriore vicenda che contribuisce ad inasprire il livello dello scontro, già alto di suo. Ora Altrabenevento diffida il sindaco Pepe “nella sua qualità di autorità sanitaria locale” a disporre la sospensione immediata del servizio mensa da parte della Quadrelle 2001 in relazione all’utilizzo di locali ove è stata riscontrata la presenza di fibre di amianto aerodisperse. Per la verità Gabriele Corona aveva già avanzato la proposta al dirigente Mancini nel corso dell’ultimo incontro ai Servizi Sociali ricevendo un laconico diniego. Ora torna a chiedere la stessa cosa ma con un atto ufficiale in attesa che l’Arpac confermi o meno la presenza di amianto e che l’eventuale presenza rispetti i crismi della legge del 1994 che ne regola la materia. Finora ad attestare che l’amianto c’è è la perizia che la stessa Ristorò dispose nel marzo del 2015 e nella quale si precisò che il quantitativo di amianto era nella misura di tre fibre per litro nei 489 litri aspirati.
