Non si fa attendere la reazione del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, alla sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionale la legge regionale sul terzo mandato, approvata nel novembre scorso per consentirgli una nuova ricandidatura nel 2025.
“È stata accolta una tesi strampalata, progettata in udienza, che ha fatto inorridire autorevoli costituzionalisti” – ha commentato De Luca – “La buona notizia è che ci sarà molto lavoro per gli imbianchini. Si dovrà infatti cancellare, in tutte le sedi giudiziarie del Paese, la scritta: la legge è uguale per tutti”.
Parole dure, che confermano lo scontro istituzionale e politico apertosi attorno alla norma campana, giudicata non conforme ai principi costituzionali dalla Consulta.
La bocciatura della legge segna uno spartiacque nella politica regionale, con potenziali ripercussioni anche sulle prossime elezioni e sui futuri assetti nel centrosinistra campano.