Meno sei al fatidico 9 di aprile. Ci si chiede cosa mai accadrà quel giorno ma agli osservatori di cose politiche non sfugge affatto che in quella giornata la Consulta si esprimerà sul ricorso del Governo avverso alla legge regionale elettorale campana del 5 novembre scorso che apporta modifiche sostanziali tra cui la possibilità del terzo mandato a De Luca. Oggi il Governatore è tornato nel Sannio per andare al San Pio e ovviamente sulla questione non ha profferito parola anche perchè nessuno glielo ha chiesto.
Nulla avrebbe potuto rispondere se non, forse, che attende sereno lo sviluppo dei fatti e che dal 10 aprile in poi ragionerà sul da farsi, specie sei i supremi giudici gli diranno che il suo scopo non è perseguibile. Che è molto probabile, coisicchè se fosse venuto che so il 12 aprile sarebbe stato assai interessante sapere come si sarebbe cominciato a muovere.
Per cui la venuta di oggi, oltre a significare l’attenzione della Regione per i nuoivi padiglioni del San Pio, ha avuto il sapore del compattamento attorno alla sua figura autorevole; a partire dal Sindaco Mastella che non fa più mistero di collegare al Presidente il suo ancoraggio al Centrosinistra. Oggi c’era anche il PD locale che di certo lo detesta, salvo poi interrompere quel sentimento quando la contingenza impone altre valutazioni.
Tutti insieme con De Luca che da solo vale il 40/43% del centrosinistra, almeno così pare. Mastella, in gran spolvero negli ultimi tempi e quando sente odor d’elezioni ancor di più, lo ha stuzzicato sul versante dei fondi per il corso di Medicina e Chirurugia petendo maggiori risorse finanziarie
E quello, De Luca, non ha esitato a rispondere e anche in modo sfottente al suo vecchio ed attuale sodale
Finalino sui Francesco Maria Rubano, il parlamentare di Forza Italia, che ha attaccato veementemente il Governatore chiedendogli di fare meno passerelle e di andare all’ospedale di Sant’Agata. Alla domanda puntuale del collega Checola De Luca ha dapprima glissato per poi puntualizzare sarcastico sul cognome.