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Centrodestra e Mastella, si lanciano segnali ma l’alleanza è (quasi) impossibile

Centrodestra e Mastella, si lanciano segnali ma l’alleanza è (quasi) impossibile

17 Marzo 2025 | by Enzo Colarusso
Centrodestra e Mastella, si lanciano segnali ma l’alleanza è (quasi) impossibile
Politica
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Fratelli d’Italia e la nuova compagine cittadina. Il partito della maggioranza relativa a Benevento cerca radicamento, cosa finora non del tutto realizzata. Il nuovo stato maggiore, frutto di un congresso oggettivamente in sordina, dovrà lavorare intensamente per preparare quello che rappresenta l’obiettivo più importante; puntare dritto a Palazzo Mosti.

E qui cominciano le dolenti note a farvisi sentire nel senso che in questo momento appare complicato comprendere in quali scenari le forze politiche del centrodestra arriveranno al grande appuntamento del 2027 e non si sa se ci arriveranno allineate e coperte. Tempo addietro lo stesso Mimmo Matera ebbe a dire che se a Napoli l’unità del centrodestra era nei fatti a Benevento l’assioma avrebbe anche potuto non essere rispettato.

Si tratta, ovviamente di schermaglie perchè tutti sanno che il punto dirimente sono le Regionali e soltanto dopo si avrà un quadro nitido del da farsi. In questo quadro si innesta anche la liaison personale e poi politica tra il senatore e il sindaco di Benevento. Epperò Matera, oggi in città per un colloquioi con la Morgante e per affrontare alla Rocca questioni legate alla viabilità in funzione dell’ospedale di Sant’Agata, è chiaro quando sostiene che un’alleanza con Mastella non è fuori dal mondo ma deve vincolare quello alla causa comune del centrodestra. In che modo? In primis conm l’abbandono della viandanza che è la summa politica del mastellismo, in secundis aderendo senza se e senza ma ai canoni del centrodestra.

In questo momento delicato va ad isc riversi di diritto anche la crisi alla Provincia. Qui il centrodestra è stato un blocco unico che ha condotto, col PD, sulla via di Canossa Lombardi e lo stesso Mastella in posizione di Grande Ispiratore. Una crisi che si è aperta a miccia lunga e nella quale Mastella, che ha di fatto perso la sua maggioranza, ha preso tempo per capire quale tattica adottare. Alla fine una sorta di “ritirata strategica”, la decisione di cedere non senza qualche tentativo di abboccamento in direzione di Forza Italia rispedito al mittente.

Nella conferenza stampa programmata a Viale Mellusi Rubano, con il capogruppo Fuschini e la consigliera Iachetta, ha ribadito in modo secco che mercanteggiamenti e negoziazioni non sono ricevibili, che la stagione delle prebende è finita e che si potrà trovare una via d’uscita alla impesse solo se si cambia registro; in altro modo Forza Italia resta dove sta, all’opposizione. Insomma, Rubano traccia un quadro strutturalmente nuovo di ciò che dovranno essere le relazioni politiche con Mastella e spara bordate micidiali al mastellismo ben consapevole che quella concezione della politica assai difficilmente cambierà la sua natura

 

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