Non c’è ancora una data precisa per le Regionali campane. Sarà nel 2025 ma più certo è che si vada a votare nella primavera dell’anno prossimo sta di fatto che le manovre fervono di già. Il 10 aprile è una di quelle scadenze cardine per capire come si disporranno i pesi e i contrappesi nel centrosinistra.
E’ il giorno della sentenza della Consulta sul terzo mandato a De Luca che, salvo clamorose piroette, non dovrebbe essere favorevole al Governatore. De Luca parte del centrosinistra appare cosa inevitabile se non si vuole consegnare la regione alle destre; De Luca che potrebbe mettere sul piatto della bilancia un ritorno da Primo Cittadino nella sua Salerno. A quel punto si aprirà la successione vera e propria e già si parla di modello Napoli perchè in pole ci dovrebbe essere proprio il sindaco di Napoli Manfredi.
Lo avalla anche il commissario politico del PD Misiani che fa sapere come in vista delle regionali va avanti la serie di colloqui con tutte quelle forze politiche alternative alla destra. Quel Campo Largo che non esclude Roberto Fico ma in direzione di Palazzo San Giacomo se davverio Manfredi dovesse dirottare verso la vicina Santa Lucia.
A destra tre sono i nomi in lizza: Martusciello, Zinzi e Cirielli che da Benevento ribadisce la sua disponibilità alla candidatura ma sottoposta al tavolo nazionale che dovrà sciogliere ogni riserva.
Cirielli che potrebbe anche non rinunciare alla sua prestigiosa carica di viceministro degli Esteri e lasciare via libera a Fulvio Martusciello ritenuto più aggregante nell’economia di una maggiore spinta che porti il centrodestra, dopo dieci anni, a riprendersi Santa Lucia