L’apertura a Mastella dei vertici nazionali del Movimento 5 Stelle. Le parole espresse dal vicepresidente Gubitosa al Mattino e poi ai noi di Lab hanno innescato un autentico vespaio di polemiche presso la base del partito a Benevento. Che di Msstella non vuole sentire parlare. Un pomeriggio al calor bianco che è culminato con un comunicato che si potrebbe definire “diplomatico” con un abbrivio che per certi versi non negava un non ancora ben definito campo largo assommando tutti i soggetti politici antagonisti alle destre ma con una seconda parte di comunicato in cui il documento a firma del coordinamento provinciale del M5S chiude ad ogni ipotesi di accordi col sindaco di Benevento. Un concetto ribadito da Giovanni Romano, referente del GT del M5S di Benevento intervenuto nel nostro programma Doppio Taglio.
Romano batte sul ruolo da protagonista dei gruppi territoriali, cita il presidente Conte e lancia un avvertimento allo stesso Gubitosa se le decisioni dovessero essere imposte d’imperio
Un concetto ribadito oggi assai chiaramente anche dai gruppi territoriali Montesarchio-Valle Caudina e Alto Tammaro che sottolineano cime Mastella sia un avversario politico del Movimento e che con lui non sia possibile intraprendere alcuna trattativa.
La reazione degli ambienti mastelliani affidate al segretario provinciale Sorrentino e al presidente del partito Ricci che ribadicomno il concetto che di alleanze si può parlare solo in presenza di una estensione anche alle prossime consultazioni provinciali e comunali a suo tempo ma lodano la natura delle dichiarazioni di apertura del vicesegretario nazionale del Movimento Gubitosa così come deniscono “distinguo nebulosi” le posizioni degli esponenti locali del 5Stelle. Poi la stoccata velenosa.
“Nel 2016 l’elettorato pentastellato, alle comunali di Benevento, scelse in massa Mastella al secondo turno contro il Pd e cinque anni dopo, senza simbolo pentastellato, il nostro leader mantenne intanto l’appeal sul target 5Stelle”.
