La difficile stagione poltica che si respira alla Rocca dei Rettori. La crisi che si è aperta con la palese presa di posizione della opposizione diventata maggioranza continua ad agitare i sogni di Nino Lombardi e della parte mastellista in senso lato. E il fatto che a farsi promotore di questa iniziativa sia Fratelli d’Italia e Matera in particolare continua a destare un certo interesse. Per Lombardi, si diceva, non è un momento facile.
Per la verità è dalle Europee che la sua posizione appare instabile; le deleghe restituite da Iannace e Panunzio a settembre non debbono essere derubricate a cose di marginale importanza, una certa freddezza con Mastella ancora meno, la vicenda parentopoli, per cui si vocifera di un possibile arrivo di ispettori ministeriali da Roma. Una ulteriore spina nel fianco per l’inquilino dell Rocca, e tuttavia resta monocrate e lo è ancor di più senza maggioranza di riferimento.
Chi lo avversa ne reclama una presa di posizione, l’apertura di una stagione di confronti e un governo istituzionale. Fratelli d’Italia capeggia la terzina con Forza Italia e PD con Matera che da Petruro però attacca proprio il PD e il “solone Ruggiero” ambiguo nella posizione di avversione al mastellismo.
La Rocca prodromica ad alchimie politiche quando si tornerà a votare con una nuova legge. Le scorribande di oggi preludono ad azioni di domani, a segnali precisi di futuri comportamenti e possibili convergenze, anche dal punto di vista di equlibri di potere, in particolare tra Fiamma e Noi di Centro.
Matera lancia messaggi a Mastella ma appare chiaro che tutto passa per le Regionali, per quello che sarà il peso politico di Mastella dopo le urne.