Clemente Mastella, sindaco di Benevento ed ex ministro della Giustizia, ha recentemente commentato la situazione della ministra del Turismo, Daniela Santanchè, in merito alle richieste di dimissioni a seguito delle accuse legali che la coinvolgono. Intervenendo alla trasmissione “Un Giorno da Pecora” su Rai Radio1, Mastella ha dichiarato:
“Se Daniela Santanchè dovrebbe dimettersi? Dipende da lei e dal rapporto col suo partito: se te lo chiedono diventa difficile non farlo. E se stai all’interno di un partito che ha sempre chiesto le dimissioni altrui è ancora più complicato”.
Mastella ha poi ricordato la sua esperienza personale, quando nel gennaio 2008 si dimise dalla carica di ministro della Giustizia. Ha sottolineato che la sua decisione fu influenzata dalla sua “cultura democristiana” e non da una richiesta esplicita del Presidente del Consiglio dell’epoca, Romano Prodi.
Anche lei si dimise quando era ministro della Giustizia. Chi glielo chiese? “Decise la mia cultura democristiana. Prodi non mi chiese nulla in questo senso. Forse un po’ il segretario generale dell’allora presidente Napolitano mi fece capire che avrei dovuto farlo. Io risposi che la mia cultura democristiana mi imponeva eticamente di farlo”. Come glielo fece capire? “Fui raggiunto da una telefonata del segretario generale, ha concluso Mastella a Rai Radio1, e disse che il presidente aveva fatto capire che sarebbe stato opportuno mi dimettessi, io però gli ribadì che non avevo bisogno me lo dicesse lui”.