MENU

breaking news

Dietro l’angolo delle contraddizioni della Rocca

Dietro l’angolo delle contraddizioni della Rocca

17 Gennaio 2025 | by Enzo Colarusso
Dietro l’angolo delle contraddizioni della Rocca
Politica
0

Cosa c’è dietro l’angolo? Era il tormentone di Maurizio Costanzo quando a metà dei 70 si inventò il talk show televisivo, scongelando la imbalsamata e quasi immobile nomenklatura politica di un Paese in rapida evoluzione.

Parafrasando la formula di Costanzo e catapultandola nella nostra realtà ci si chiede: cosa c’è dietro l’angolo della Rocca dei Rettori? Ah saperlo…Per quel che ci concerne dopo il pomeriggio di ieri, dove è stato detto tutto e il contrario di tutto, l’unica cosa che siamo riusciti a cogliere è che non sia stato fatto alcun passo in avanti. La versione ufficiale della Provincia è che si va verso una soluzione delle controversie, che la riunione di ieri pomeriggio è stata fruttuosa, che le maggiori criticità sarebbero state appianate.

Il Presidente Lombardi si è presentato alla stampa dicendo che la parte mastelliana ha ribadito la inaccettabilità dell’azzeramento delle deleghe e ma che sarebbe incline a mettere sul tappeto le tre deleghe non attribuite, DUP, PTCP e Bilancio e che Fratelli d’Italia, Forza Italia e PD avrebbero recepito il messaggio discutendone con le rispettive segreterie per poi riaggiornarsi fra una decina di giorni per una eventuale risposta. Tre deleghe succose con le quali Lombardi e i suoi avrebbero voluto spaccare il fronte opposto mirando alla debolezza delle carni dei sei consiglieri della controparte? Se è stato questo il disegno esso si è rivelato vano.

La versione di Lombardi e della Rocca stride con le affermazioni di netta chiusura dei tre partiti che hanno ribadito la loro posizione: se non si azzera tutto non si avvia alcuna forma di dialogo e le segrerterie sarebbero sulla stessa frequenza d’onda per cui non ci sarebbe bisogno di ulteriori conciliaboli  interni.

E allora si fa strada l’ambito delle ricostruzioni. Si ha la sensazione che il buon Lombardi sia stretto fra due fuochi, che i suoi di azzerare non vogliono neppure sentir parlare, che in sostanza gli giunga poco sostegno dal vertice del suo movimento, che in soldoni quelle parole dette alla stampa ieri siano un disperato tentativo di uscire dall’angolo per guadagnare tempo.

La sua posizione al cospetto di Ceppaloni è traballante dal giorno successivo le Europee quando i Mastella, al riparo dai riflettori mediatici ma non troppo, espressero la loro contrarietà per il non esaltante risultato prodotto e anche lui finì nel calderone. Mastella, che vorrebbe anche aprire una crisi e tornare alle urne, indisponibilità a parte, sulle cose dell’Acropoli non ha ancora profferito parola diretta e per uno che fa della facondia quasi una ragione di vita è tanta roba.

Lascia ai suoi ascari parlare di manovra a tenaglia PD- Forza Italia-Fratelli d’Italia contro il suo movimento, il che appare una sorta di cortina fumogena o poco più, ma fino ad ora è rimasto silente. Se non ci fossero le alchimie elettorali regionali penseremmo ad un sindaco Mastella in difficoltà ma non è così. E’ proprio lui che pare prenda tempo. La Provincia è parte del più vasto scacchiere tattico delle future alleanze e, anzi, uno dei teatri più importanti. La partita si gioca ai più alti livelli e Lombardi lo sa molto bene.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *