Non sappiamo se le proroghe adottate dal presidente Lombardi per l’Asea e Sannio Europa fino al 30 giugno di quest’anno, devono considerarsi come un vero e proprio cadeuax per i gruppi consiliari di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Partito Democratico convocati per oggi alle 15,30 oppure come un regalo per i consiglieri della ex maggioranza di NdC. Non ci vorrà molto tempo per comprendere appieno quanto accaduto, ma soprattutto è un’incognita come reagiranno i partiti e i Consiglieri provinciali ai due atti, poiché la decisione è stata presa in modo autonomo dal Presidente della provincia, proprio alla vigilia di un incontro collegiale convocato con l’obiettivo di affrontare il tema dell’approvazione del DUP 2025-2027, circolato tra i partiti, grazie alla sensibilità democratica dell’On. Francesco Maria Rubano.
Una riunione che già si preannunciava tesa per la richiesta collegiale di azzeramento di tutte le deleghe politiche e amministrative, per consentire una gestione collegiale che, visto l’andazzo non può che portare nel più breve tempo possibile allo scioglimento con le dimissioni del Presidente così da ridare la parola agli elettori.
“Stigmatizziamo le ultime decisioni assunte dal Presidente Lombardi che determinano un ulteriore vulnus sui già precari equilibri tra le forze politiche. Appare perciò sempre meno possibile continuare a gestire la cosa pubblica contro il volere dei cittadini. Questi colpi di mano – così commenta l’accaduto il Commissario dell’UdC Antonio Verga – che tentano di farsi scudo di presunte pressioni esercitate dai rappresentanti dei lavoratori, che svolgono un ruolo indipendente ed autonomo rispetto alle prerogative delle forze politiche, non sono più tollerabili.
Nessuno ha il diritto di prevaricare con atti deliberativi, compiti e funzioni dei Consiglieri che con le loro decisioni politiche, assunte con equilibrio, coesione e condivisione con i Sindacati, sono state sempre adottate nell’esclusivo interesse dei diritti dei lavoratori e delle aziende partecipate.