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Crisi Rocca, Panunzio lapidario: su deleghe condivise nessun “calderone”

Crisi Rocca, Panunzio lapidario: su deleghe condivise nessun “calderone”

16 Gennaio 2025 | by Enzo Colarusso
Crisi Rocca, Panunzio lapidario: su deleghe condivise nessun “calderone”
Politica
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Si prepara un weekend al calor bianco alla Rocca dei Rettori dove nel primo pomeriggio ci sarà l’atteso vertice tra il presidente Lombardi e i dieci consiglieri tutti che compongono il Consiglio. Per il sindaco di Faicchio il momento è delicato ma, secondo quanto scrive Gianni De Blasio dalle colonne del Sannio la sua posizione è netta: nessuna redistribuzione delle deleghe, come a dire che il dialogo con Fratelli d’Italia, Forza Italia e PD si arena sul nascere.

Quelli chiedono che si allarghi la partecipazione, quegli altri non sono sostanzialmente disposti alla “compartecipazione degli utili” e si tengono strette le relative prebende. Una operazione consociativa già abortita in partenza? Parrebbe di si e allora di cosa parleranno oggi pomeriggio? Ieri a casa Mastella s’è discusso anche della impasse provinciale. Il sindaco prosegue nella sua atarassia nei confronti del problema ma l’impostazione che detta a  quella della intransigenza nei confronti dello status quo: sulle deleghe non si tratta. E se occorre è Umberto Panunzio a ribadire il concetto parlando di no a calderoni confusi

Il nodo potrebbe essere sciolto con le dimissioni dei consiglieri di opposizione, cosa che difficilmente accadrà anzi non accadrà. E allora è molto probabile che Lombardi proseguirà da autocrate magari aprendo il più possibile sulla modalità del DUP ma questo non sarebbe politicamente accettabile dai partiti che si oppongono a Mastella.

E tuttavia, qualche commentatore politico, vedi alla voce Johnatan Checola di Anteprima 24, ritiene che alla Rocca potrebbe innescarsi un clamoroso tentativo di intesa tripartita fra Mastella, Forza Italia e Fratelli d’Italia che traghetti verso le elezioni di dicembre e che potrebbe sembrare fantascienza ma alla luce della assoluta magmaticità del presente politico, che ha riverberi sulla congerie elettorale dei prossimi mesi, non è assolutamente da scartare a priori. Prendere tempo per capire l’evolversi degli altri fronti, poi si trarranno le conclusioni.

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