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Il terzo mandato spacca il centrodestra. Tensione fortissima Lega-Fratelli d’Italia

Il terzo mandato spacca il centrodestra. Tensione fortissima Lega-Fratelli d’Italia

10 Gennaio 2025 | by Enzo Colarusso
Il terzo mandato spacca il centrodestra. Tensione fortissima Lega-Fratelli d’Italia
Politica
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La questione del terzo mandato rischia di mandare in crisi il centrodestra alle prossime elezioni regionali. Sembrava che la decisione di impugnare dinanzi alla Consulta la nuova legge regionale campana varata il 5 novembre fosse, seppur a denti stretti, condivisa dalla Lega ed invece si scopre che il Carroccio si sfila e questo apre quanto meno una frattura nei rapporti tra Gorgia Meloni e Matteo Salvini.

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture addirittura diserta il Consiglio dei Ministri irritando e non poco la Premier e la Lega, rappresentata dal solo Calderoli, rimette al Consiglio dei ministri la decisione del resto degli alleati. Come registrano fonti del
partito di Matteo Salvini nella riunione Roberto Calderoli “ha sottolineato di essere favorevole, come la Lega ha sempre ribadito, a una modifica della legge nazionale su cui però, al momento, non c’è intesa”.

Obiettivo della Lega sarebbe quello di evitare di alzare un muro a livello nazionale sul terzo mandato ma l’intenzione appare frustrata dalla contingenza. Zaia è un personaggio di peso e la Lega non può non tenerne conto. Anche perchè i leghisti veneti scalpitano e minacciano. “In Veneto la Lega non si conta ma si pesa, con gli ottimi risultati di Zaia a costo di andare avanti da soli”, è il messaggio fatto recapitare a Salvini; e c’è poco da stare tranquilli dalle parti di via Bellerio. Con gli altri ministri Calderoli avrebbe insistito nell’illustrare le criticità che l’impugnazione comporta a livello più ampio, rispetto cioè alle regioni che non hanno recepito una legge nazionale.

“Sarebbe meglio, è l’argomentazione della Lega, intervenire a monte con una legge nazionale ad hoc. Una base di dialogo tutto sommato possibile ma partendo dal fatto che il limite dei due mandati è previsto già nella riforma del premierato, condivisa dagli alleati e Fratelli d’Italia non pare avere alcuna intenzione di mettere tutto in discussione. La Fiamma vuole il Veneto e non solo e incassa l’appoggio di Forza Italia che sul terzo mandato esprime assoluta contrarietà.

La pressione del Carroccio, paradossalmente, rinvigorisce De Luca che domani parlerà nella conferenza stampa indetta in Regione. Giorgia Meloni sa bene che se si stabilisce un criterio quello va uniformato sia a Zaia che a De Luca stesso, impossibile fare altrimenti. E allora s’addensano nubi sulla compattezza del centrodestra per le Regionali; e questa situazione apre le porte a tutta una serie di possibili mutazioni, vuoi nelle primogeniture nelle scelte dei candidati, vuoi proprio da un punto di vista politico con la possibile formazione di compagini ibride a seconda delle circostanze.

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