Non sono passati che tre giorni e questo 2025 pare essersi presentato in modo davvero molto interessante.
Tralasciando per un momento i fatti della Rocca, che tuttavia rappresentano l’architrave politica di questo momento, è tutto un brulicare di incontri, più o meno riservati, coi partiti che si preparano alle grandi operazioni che potrebbero innescarsi anche a breve.
Le Regionali potrebbero celebrarsi anche prima della scadenza, sempre che De Luca decida di prendere tutti in contropiede e dimettersi. Per ora resta una congettura ma la velocità della fase politica impone la massima attenzione.
A destra Matera scalpita e lo si è visto; provoca Mastella sperando che quello accetti di aderire ma sa bene che sul sindaco gravano i niet di Roma che pero’ potrebbero essere aggirati in caso di necessità di consensi. Lui, Mastella, resta tranquillo.
Il patto con De Luca è la priorità ma poi c’è anche la politica, il capire le dinamiche, la capacità di non perdere pezzi per strada. Il viandante non è viandante per caso e deve garantire un gruzzolo a due cifre se vuole esercitare appeal.
C’è pero’ anche una destra che con Mastella non vuole avere a che fare. C’è Forza Italia, almeno quella locale, c’è la Lega. E c’è Gigi Barone il cui abbandono Ceppalonico fa ancora male. Barone a caccia di obici pesanti da portare in dote alla sua nuova casa politica.
E non è un caso che insieme a Giuseppe Sauchella abbia incontrato oggi a pranzo, in un ristorante del centro, niente meno che Tonino Di Maria, ex presidente della Provincia di Benevento. Un pranzo tra amici, niente di che, ma è probabile che al santacrocese i due abbiano aperto prospettive interessanti.
Di Maria è un mastelliano di ferro e avrà gradito il desco in compagnia del suo avvocato e del sagace Barone. Per ora è solo esplorazione e cordialità, domani chissà…