Il dibattito politico tutto incentrato sulle polemiche politiche insorte alla Rocca lunedi scorso. Una sorta di fulmine a ciel sereno? Molto probabilmente no e quindi ci si interroga sulle motivazioni che hanno indotto Fratelli d’Italia a rompere gli indugi a ed attaccare frontalmente Mastella. Forti impulsi romani e napoletani a Matera per indurlo a cambiare atteggiamento verso il sindaco di Benevento?
E’ probabile, così come è noto che Cirielli non straveda per il senatore di Bucciano. Il diretto interessato smentisce con fermezza, anche attraverso le note stampa, ma sta di fatto che le cose si prestano ad interpretazioni multiple. Per esempio potrebbe essere probabile che con questa accelerazione inopinata dalla Fiamma si intenda porre già da oggi il problema politico di futuri conciliaboli con il mastellismo, che tradotto in linguaggio spicciolo significa compromesso politico ed elettorale in vista dei grandi appuntamenti, alla Rocca e al Comune, quando sarà.
Matera fu chiaro q1uando proprio alla Rocca, subito dopo il rinnovo del Consiglio, non escluse e anzi rimarcò che se a Roma e a Napoli si sarebbe seguita la strada dell’asse con le altre forze di centrodestra a Benevento le cose si sarebbero sviluppate in modo diverso. E’ anche possibile che la Fiamma sannita rivendichi un ruolo di maggiore visibilità, magari la vicepresidenza della Provincia, con buona pace di Alfonso Ciervo e di Essere Dem. Il viocesindaco di Benevento De Pierro, che è anche il leader di Essere Democratici, usa ragionamenti sottili e per molti versi sibillini per stigmatizzare il momento politico.
“Si assiste a fenomeni politici che non si sono finora mai verificati, eppure la nostra attenzione e l’apertura al dialogo, da parte nostra, non è mai stata in discussione, anzi”, un modo come un altro per interrogare ed interrogarsi sulle motivazioni che hanno spinto Matera a scegliere la via inopinata della durezza e della irriducibilità. Una poltrona di spicco per favorire un dialogo sempre più proficuo ed intenso per il prossimo futuro? Non sarebbe una tesi peregrina, anzi.