Opposizione assente dall’aula e niente numero legale; ergo, la seduta del Consiglio provinciale sul DUP e sui altri 26 capi all’ordine del giorno è andata deserta e la maggioranza mastelliana mostra la corda dei numeri che non ha. Fratelli d’Italia, Forza Italia e PD non si sono presentati all’appello facendo mancare il numero legale e questo è un dato politicamente importante che aprirebbe le porte alla crisi. Dal punto di vista pratico non succede nulla per via dell’autocrazia che la Delrio concede al presidente Lombardi.
Che mostra uno sdegnato ma sempre contenuto disappunto, come è nel suo stile. “Non ho alcun interesse per la poltrona”, dice Lombardi, che sa bene di poter liquidare la faccenda senza neppure dover convocare il Consiglio. Ma la questione è , come detto, di natura politica e Lombardi ne è consapevole.
E della natura politica della questione sa anche il sindaco Mastella che non più tardi di un paio di mese fa tuonò contro Agostinelli, suo ex segretario provinciale, inchiodandolo alla non belligeranza pena l’apertura della crisi.
Certo la questione è delicata. Fratelli d’Italia, per la prima volta dall’avvento di Matera alla guida carismatica del partito, si pone in una situazione di conflitto con Mastella. “Che Lombardi receda dalla sua decisione di tornare in aula se prima non apre alla disponibilità del tavolo di concertazione che abbiamo chiesto”, dice Carmine Agostinelli. Ma il dado semvbra essere tratto vistio che ilo presidente ha già deciso la riconvocaziuone in seconda chiama domani mattina alla Rocca.
E allora si pone l’ìinterrogativo; premesso che Forza Italia, saecondo cui “la crisi politica è ormai conclamata e si è al cospetto della fine di un ciclo politico che presto si riscontrerà anche in altre realtà”, e PD non hanno alcuna remora a non votare il DUP e gli altri 26 capi, cosa farà invece Fratelli d’Italia?
Nel pomeriggio è previsto un briefing tra Matera, Mauriello e Agostinelli; un passaggio fondamentale per capire cosa sia realmente successo nelle relazioni con Mastella e quale sia l’imput giunto da Roma al partito sannita.