Si fa durissimo lo scontro in atto fra Fratelli d’Italia e il presidente della Provincia Lombardi. In un comunicato la Federazione sannita del partito della Premier Meloni indirizza un vero e proprio aut aut a Lombardi e per estensione al mastellismo: “Nino Lombardi, non può ignorare il fatto di non avere più la maggioranza in Consiglio e, di conseguenza, non può continuare a governare in maniera autonoma senza il coinvolgimento delle altre forze politiche in Consiglio. Domani è prevista la seconda convocazione del Consiglio Provinciale. Abbiamo chiesto formalmente al Presidente di non chiudersi nella Rocca trasformandola in una torre di avorio, di rinviare i lavori istituendo il tavolo di confronto politico, evitando la paralisi istituzionale, considerando che all’ordine del giorno c’è anche il DUP, un documento fondamentale che necessita, allo stato attuale, del coinvolgimento di tutte le forze consiliari.
Diversamente, se il Presidente Lombardi dovesse decidere di forzare la mano e procedere comunque con il Consiglio, Fratelli d’Italia sarà presente esprimendo il proprio voto contrario nel merito e nel metodo”. Poi la Fiamma si rivolge al PD chiamandolo alla coerenza.
“Invitiamo il Partito Democratico, che in questi giorni ha tentato di dare lezioni al centrodestra senza successo, a dimostrare coerenza. Domani si presentino in aula e votino contro il DUP, se davvero vogliono rivendicare il loro ruolo di opposizione. Ogni consigliere ha il dovere di adempiere al proprio mandato e di mettere da parte eventuali impegni personali, inclusi quelli vacanzieri.
Fratelli d’Italia continuerà a lavorare con responsabilità e nell’interesse del territorio, ma non accetterà una gestione autoreferenziale della Provincia, ribadendo il pieno sostegno alle azioni poste in essere dai nostri rappresentanti Mauriello e Agostinelli in seno al Consiglio provinciale”.
Poi una precisazione, quasi una sorta di “excusatio non petita”.
“Non c’è nessun input da Roma (il partito nazionale ha cose più serie cui pensare), nessun contrasto personale con Lombardi, Mastella e nessun altro, solo una questione di natura politica pure abbastanza semplice: sono cambiati i numeri, il presidente non ha più la maggioranza e, quindi, per l’interesse del territorio e dei cittadini della provincia di Benevento è necessario aprire il confronto con tutti i gruppi rappresentati in Consiglio, oppure – conclude FdI – sarà Lombardi il solo responsabile di una crisi istituzionale che non giova a nessuno”.