Rino Genovese dice la sua sull’impasse dell’amministrazione comunale di Avellino guidata da Laura Nargi che approda in Consiglio comunale, e con essa arriva anche davanti alla città la manifestazione plastica della crisi legata alla formazione della nuova giunta e alla distribuzione delle deleghe.
Quelle dello Sport e della Cultura sono diventate il pretesto per l’ex sindaco, Gianluca Festa, per congelare le nomine “decise”, si fa per dire, dalla sua ex vice che gli è succeduta a Palazzo di Città.
Per Festa non devono andare a Bilotta e Scaletti ma a Gaeta e Tomasetta. Un altro braccio di ferro a dimostrazione che le scelte e le decisioni a piazza del Popolo le prende solo lui. Alla Nargi, per conservare quel che resta della sua immagine politica, non resterebbe che dimettersi di fronte all’aut aut.
A meno che, al di là dei consiglieri eletti tra le fila delle liste “festiane” e indicati per l’esecutivo non ci sia spazio per creare una nuova maggioranza. Magari anche con pezzi del “Patto Civico”