(alca) – Dopo essersi preso la vetrina sull’inaugurazione del tunnel, aver dettato l’agenda sulla rimozione della giunta tecnica e aver indicato quali dovevano essere i nuovi assessori comunali, Gianluca Festa, ha voluto anche rinviare la sottoscrizione per l’accettazione delle deleghe da parte dei suoi 7 membri del nuovo esecutivo politico, sui 9 complessivi. Sbugiardata ancora una volta, quindi, la sindaca Laura Nargi che, firmando i decreti l’antivigilia di Natale, pensava di aver svolto il suo compitino e, invece, si è ritrovata con un altro problema da risolvere, oltre a quello dell’immagine nuovamente messa in secondo piano dagli atti concreti di chi, a questo punto e senza più alcuna possibilità di smentita, è il vero sindaco della città.
In base ai rumors di Palazzo, gli accordi presi non sarebbero stati del tutto rispettati dalla Nargi sullo Sport, assegnato insieme alle Attività Produttive e al Commercio ad Alberto Bilotta, suo unico assessore di riferimento, e sulla Cultura, che alla fine, insieme a Bilancio e Finanze, è andata al docente universitario e pro-rettore della Parthenope di Napoli, Alessandro Scaletti, unico tecnico rimasto che ha già dimostrato con i conti dell’ente di saperci fare.
Queste le gravi mancanze della sindaca che si sarebbe presa la libertà di decidere in autonomia l’assegnazione di due deleghe. E per questo finita ancora una volta all’angolo, a dimostrazione che al Comune di Avellino la maggioranza ce l’ha in mano Festa e le scelte devono passare da lui.
Gli altri assessorati, a parte Turismo, Fondi Europei e Urban Center, rimasti nelle mani di Nargi, sono stati delineati in base alle deleghe così distribuite: a Marianna Mazza, vicesindaco in carica, oltre alle Pari Opportunità già ricevute, Politiche Abitative e Trasparenza; a Tonino Genovese il super assessorato Lavori Pubblici e Urbanistica, mai assemblato prima; a Mario Spiniello Patrimonio e Contenzioso; a Jessica Tomasetta Politiche sociali e Istruzione; a Giuseppe Negrone Ambiente e Verde; a Gianluca Gaeta Politiche Giovanili e Protezione civile; e a Monica Spiezia il Personale.
Ma quando potrà essere superato l’impasse? Se non si vuol far fare alla Nargi un’altra brutta figura, entro il 26, visto che la sindaca aveva annunciato di presentare la giunta nel consiglio comunale del 27 dicembre. Dunque, si potrebbe giungere a quello che verrà certamente ribattezzato come “l’Accordo di Santo Stefano”. O, in caso contrario, la giunta politica e in particolare gli “assessori festiani” dovranno pazientare ancora. E con loro la città che si ritrova senza un esecutivo a causa di equilibri interni alla maggioranza che nulla c’entrano con l’interesse generale della comunità.
Buon Natale a tutti…