Si apre uno spiraglio nella complicata vicenda Solitek. Il Ministero del Made in Italy ha deciso di concedere una ulteriore proroga al gruppo Bod che controlla Solitek Industry e questo apre alla speranza che si possano salvare investimenti e posti di lavoro. Questa decisione annulla il tavolo tecnico che Mastella e prima di lui le opposizioni consiliari avevano consigliato di fare ma ora mette i lituani nell’obbligo di trovare un partner o più partners e di avviare concretamente i passi necessari per avviare la produzione; in primis l’acquisto di un capannone che a questo punto è essenziale, con o senza l’assistenza di capitali pubblici. Che è quello in cui speravano gli interlocutori baltici.
Che sono chiamati ora a spiegare in che modo intendano agire, quelle variazioni progettuali che poi Invitalia valuterà e se sarà il caso autorizzerà.
Esultano Rubano e Matera. “Si tratta di una notizia assai proficua perchè salva un investimento da 300 posti che rapprersenta un’occasione da non perdere per il Sannio”, il sentimento di entrambi i parlamentari che erano stati chiamati in causa da Mastella perchè poco attivi nella soluzione di questa vicenda.
E Mastella? Il sindaco torna a battere sulla questione della gufaggine dell’opposizione, parla poco delle difficoltà vere o presunte che hanno bloccato l’affare per un anno e più, ma appare soddisfatto del merito che il ministro Urso gli ha attribuito per il costante interesse nei confronti della questione.
Vicenda che resta avvolta però nelle nebbie dell’incertezza. Ora sappiamo che esiste una proroga ma nulla si intuisce in merito alle strategie di Solitek che dovrà avviare la produzione acquistando i luoghi deputati, i capannoni; e dopodomani scade la dilazione chiesta dalla compagine baltica al gruppo Basile di Avellino. In base a cosa si concede la proroga se formalmente tutti i passaggi sono stati effettuati in maniera conforme alle regole?
La ricerca dei parteners dovrebbe avvenire a produzione avviata altrimenti per quale motivo un investirore dovrebbe metterci tempo e denaro per un affare che appare nebuloso agli stessi aventi causa? Tutte domande forse superflue nell’attesa di vedere formalmente firmata la proroga ministeriale.