La querstiopne della rimozione dell’amioanto dalla Torre. Domani 17 e dopodomani 18 verranno effettuate le operazioni di smantellamento di canne fumarie, colonne fecali e 25 canali di pluviali ed è stata sancita dal Comune la chiusura della scuola Sala. Tuttavia, restano alcune perplessità come ad esempio il fatto che il sindaco abbia firmato venerdì pomeriggio, una disposizione per “ordinare” solo ai cittadini che abitano nei palazzi confinanti di chiudere porte e finestre e rimanere lontani dall’area dei lavori.
Il commento che ne trae Altrabenevento è durissimo.
“Nonostante il pericolo di dispersione delle fibre del materiale cancerogeno, in zona sono stati affissi solo alcuni piccoli cartelli per informare i cittadini.
Nessun provvedimento è stato deciso per informare e tutelare anche i pedoni o i lavoratori che per vari motivi frequentano la zona (postini, dipendenti e titolari degli studi professionali, commercianti, netturbini, trasportatori, corrieri, ecc).
Non è stata disposta la chiusura della traversa a destra della scuola (vicinissima all’area dei lavori) e dei negozi che possono tenere aperte le porte, che invece nelle abitazioni devono rimanere chiuse per almeno 8 ore nei due giorni.
C’è grande confusione e preoccupazione: stamattina (a meno di 24 ore dall’inizio lavori) il Comune ha scritto al dirigente scolastico per annunciare la chiusura della scuola elementare; qualche commerciante stamattina ha affisso un cartello scritto a mano sul negozio per annunciare che non aprirà domani e dopodomani.
Il sindaco Clemente Mastella avrebbe dovuto almeno fornire notizie ed indicazioni ai numerosi cittadini ignari che frequentano la zona con le telefonate del servizio “Sindaci in contatto”, pagate dal Comune di Benevento per le informazioni che riguardano le “emergenze e ogni altra comunicazione importante per la nostra incolumità. Ieri invece il sindaco ha telefonato poco prima del pranzo domenicale ma ha parlato soprattutto di illuminazioni e inaugurazioni senza alcun accenno al pericolo amianto.
In realtà viene riaperto per Natale e subito dopo sarà chiuso di nuovo. Mastella non dice perché quei lavori in superficie sono come la tela di Penelope, cominciano e si interrompono continuamente da anni.
Poi dopo aver dato notizie già note sullo sconto ai commercianti per la Tari è passato ad un’altra emergenza: “L’altra cosa che vi dico andate ad esempio la sera e vedrete che tra le tante cose che abbiamo illuminato c’è anche il Teatro Comunale all’esterno, è una bella visione debbo dire, la Chiesa di Santa Sofia uguale. Abbiamo rinnovato l’illuminazione insomma la città splende sempre di più”
Quindi ha ricordato che saranno dati i voucher alle famiglie bisognose perché: “Noi non siamo il governo però veniamo incontro alle esigenze che ci sono e quindi proviamo come dire, a giocare in maniera molto pesante nei confronti delle difficoltà. Ci riusciamo ?”
Dopo la domanda si è dato anche la risposta: “Insomma stiamo facendo delle cose egregie nei confronti della città”
Poi ha concluso con l’ultima clamorosa “notizia importante per la nostra incolumità“: “Altre cose le faremo, ad esempio il giorno uhm in questa settimana daremo, in maniera molto più lucida e puntuale quando ad esempio inaugureremo anche il lapidario davanti all’arco di Traiano, una cosa anche questa è molto bella, insomma venite, vi aspettiamo la sera. Grazie”
Per queste “emergenze” Mastella ha telefonato utilizzando il servizio “Sindaci in contatto” pagato dai cittadini ma non ha speso una sola parola per dare informazioni sul pericolo amianto tra via Nicola Sala e via Enzo Marmorale, un’area residenziale e commerciale molto frequentata.
Ascoltate la registrazione integrale della telefonata che è un esempio di lucida e sapiente propaganda sostenuta da gaudenti consiglieri e assessori super pagati, giornalisti e intellettuali manipolatori di informazioni, cittadini cortigiani benestanti che si beano a guardare il centro storico.
Questa telefonata domenicale è l‘ennesima presa per i fondelli che piace ai beneventanti: il presunto regalino di Natale per i commercianti e le famiglie bisognose; la suggestione delle illuminazioni e delle inaugurazioni e nessun accenno alle emergenze vere di una città allo stremo tra spreco di danaro pubblico, appalti e concorsi scandalosi, carenza assoluta di informazioni e servizi elementari.”