Non è un momento particolarmente facile per il Governatore della Campania De Luca. La sua pervicace volontà di ricandidarsi lo espone ad una guerra col PD che si prospetta senza esclusione di colpi perchè se è vero che è lui l’uomo forte in Campania e le federazioni non sembrano in grado di reggergli il passo, è anche vero che Roma fa sul serio e non abbasserà la guardia tanto facilmente.
“Nessuna apertura a terzi mandati”, ribadisce la Schlein, che oggi è in Campania al fianco degli operai della Stellantis di Pomigliano ma non ha parlato della situazione in atto con De Luca. Eppure il Governatore ha un motivo per cui gioire. La Corte Costituzionale, con sentenza n. 195, ha parzialmente accolto il ricorso della Regione Campania avverso la Legge di Bilancio 2024 di ridurre le altre spese prima di mettere mano a tagli sulla sanità.
La sentenza stabilisce che persino «in un contesto di risorse scarse devono essere prioritariamente ridotte le altre spese indistinte, rispetto a quella che si connota come funzionale a garantire il fondamentale diritto alla salute di cui all’articolo 32 della Costituzione. Sarà un palliativo ma per De Luca, che ora è in mezzo al guado, c’è poco altro per cui sorridere tra inchieste giudiziarie che gli stanno decimando lo stato maggiore e il PD che mostra i muscoli.