Il “sistema Alfieri”, l’inchiesta della Procura della Repubblica di Salerno fa un’altra vittima illustre del deluchismo. Si tratta di Luca Cascone, potente ras del trasporto pubblico locale, per il quale i magistrati ipotizzano il reato di associazione per delinquere finalizzato ad una serie di reati contro la pubblica amministrazione nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti truccati che ha condotto in carcere l’ex presidente della Provincia di Salerno Franco Alfieri.
Le indagini ora mettono fuori gioco un altro dei De Luca boys, il presidente della Commissione Trasporti Cascone che si è dimesso, quello che aveva fino ad oggi in mano le redini della borsa regionale su di una materia delicatissima come quella dei trasporti. Un colpo pesante per il Governatore che come si sa è in piena guerra col suo partito per via del terzo mandato che a Roma vedono come il fumo negli occhi e che fa seguito al siluramento del presidente del Consiglio regionale Gennaro Oliviero cui il Nazzareno ha negato l’iscrizione ma per le note faccende delle tessere casertane.
Lui, De Luca, glissa alla sua maniera. “Parlo solo dei problemi, le scemenze non mi interessano”, dice laconico ma palesemente seccato da Procida, ma la sensazione è che non l’abbia presa bene per nulla. Ed è facile immaginare cosa gli passi per la mente, questa azione a tenaglia che sembra lo stia prendendo in pieno e tutto per la volontà di riproporsi ancora una volta alla guida della regione. Roma non molla la presa e ora è anche tardi fare un passo indietro. Per cui per De Luca “convien che si balli” e conviene pure tornare a blandire vecchie amicizie… “prius” che sia troppo tardi.
